Rosalinda Cannavò parla di Dayane Mello al reality: “è fortemente manipolata”
Rosalinda Cannavò e Dayane Mello sono ancora molto unite, l'attrice ora è seriamente preoccupata per l'amica
Dayane Mello sta partecipando al reality La Fazenda in Brasile. Rosalinda Cannavò ora è fortemente preoccupata per lei. In un’intervista rilasciata a Gabriele Parpiglia nel programma “Il bianco e il nero”, l’attrice ha raccontato le sue impressioni
Dayane Mello sembra sia stata molestata proprio in diretta tv, il tutto è avvento sotto a delle coperte mentre lei era incosciente a causa di una serata a base d’alcool. Rosalinda Cannavò ha spiegato che la ragazza è manipolata e non aveva bisogno di partecipare ad un reality straniero:
Aveva tanti lavori in Italia, non aveva bisogno di fare quel reality. Manipolata a questo punto possiamo dire. Spero che lei una volta finito il reality veda quello che è successo, magari senza farsi condizionare. Oso anche dire manipolare a questo punto. Perché analizzando la situazione in maniera oggettiva si tratta di manipolazione, non c’è altra definizione. Questa è una violenza. Dayane la mattina si è svegliata senza vestiti e non ricorda nulla.
L’attrice siciliana ha inoltre spiegato come gli eccessi in quel reality siano davvero troppi.
Io ho fatto il GF con lei e abbiamo anche bevuto alle feste, ma ci siamo sempre ricordate tutto. Avevamo 3 bottiglie di vino per tutto il gruppo, non cocktail su cocktail. Da noi c’erano dei limiti di alcolici per tutelarci, lì in Brasile non c’erano. Ma tutto questo è legale? Possono mettere a rischio le persone? Gli è permesso somministrare tutti quei drink? […] Ho sentito Dayane prima che entrasse a La Fazenda. Era già in quarantena per partecipare al programma. Non l’ho proprio sentita serena di fare questo programma, era molto titubante.
Nel programma brasiliano Dayane Mello ha legato con una donna che assomiglia molto all’attrice e questo la fa pensare:
Non entro nel merito al rapporto che si sta instaurando tra Aline e Dayane. Però tutto questo non mi sembra una semplice coincidenza. Hanno studiato tutto a tavolino. Trovare una ragazza un po’ simile a me che racconta le stesse cose che raccontavo io, mi fa pensare che in Brasile hanno capito che funzionava la storia e volevano ricrearla.