Simona Izzo e la malattia che l’ha accompagnata per trent’anni
La nascita del suo primo figlio, poi la comparsa dei primi sintomi: Simona Izzo e la malattia che l'ha accompagnata per trent'anni
Un volto più che noto, una personalità riconoscibile e un sorriso che, nonostante tutto, non si è mai spento. Simona Izzo, attrice, ex concorrente del Grande Fratello Vip e moglie di Ricky Tognazzi, in una recente intervista ha raccontato a cuore aperto le sue difficoltà vissute durante una malattia rara che l’ha colpita quando era giovane e che l’ha accompagnata nel corso degli anni.
Se si dovesse scegliere una parola per descrivere ciò che è stata la vita di Simona Izzo, quella sarebbe sicuramente tenacia, o determinazione.
In una recente intervista, rilasciata alla rivista Ok Benessere e Salute, l’attrice ed ex concorrente del Grande Fratello Vip ha avuto modo di ripercorrere la sua vita e la sua carriera, entrambe caratterizzate da una malattia che l’ha colpita subito dopo la nascita del suo primo figlio.
‘Mi fanno male i capelli’, dice la borghese insoddisfatta Giuliana, interpretata da Monica Vitti, in Deserto Rosso di Michelangelo Antonioni. Quella battuta del film riassume alla perfezione i feroci attacchi di emicrania di cui ho sofferto per trent’anni. Un dolore intenso, di origine muscolo-tensiva, simile a una morsa d’acciaio che comprimeva la testa e rendeva il cuoio capelluto ipersensibile a qualsiasi stimolo.
Di cosa soffriva Simona Izzo
Non riuscivo nemmeno a pettinarmi. Mi sembrava di vivere con un invisibile casco che mi tirava i capelli, procurandomi dolorose fitte. Tutto è iniziato a 23 anni, dopo la nascita di mio figlio Francesco e dopo che mio marito Antonello, da studente che strimpellava la chitarra, quale l’avevo conosciuto, cominciò a essere investito da un successo travolgente.
Ognuno reagisce a modo suo. E io ebbi la mia prima crisi emicranica. Divorziai nel 1978, a soli 28 anni, ma il mal di testa non mollò la presa. Con i suoi ciclici attacchi, ormai era diventato un compagno di vita. Andava e veniva, scandendo il mio umore che era estremamente altalenante, al punto che ricevetti la diagnosi di sindrome bipolare subclinica. Paroloni. Ma come non scivolare nella depressione quando non riesci nemmeno a passare le dita tra i capelli e il dolore non ti dà tregua?
L’amore con Ricky Tognazzi
La vita di Simona ha poi preso una piega diversa, migliore, quando nella sua vita è entrato Ricky Tognazzi, il suo amore più grande.
Il miglioramento della mia salute è dovuto anche a Ricky, che ho incontrato a 33 anni e sposato poi a 40. Lui mi è sempre stato vicino, anche durante i famigerati attacchi, e ha stemperato non solo il mal di testa, ma soprattutto l’ansia che l’accompagnava. La sua sensibilità e capacità di sopportazione mi hanno curata più dei farmaci e ho capito che niente meglio della mano di un compagno che cerca la tua prima di dormire può fare da balsamo al dolore fisico ed esistenziale