Sinisa Mihajlovic si racconta a Domenica In: “La leucemia è alle spalle”

Sinisa Mihajlovic ha parlato della sua lotta contro la leucemia, ecco cosa ha dichiarato

Sinisa Mihajlovic è stato ospite nella puntata di Domenica In andata in onda il 15 novembre 2020. Il celebre allenatore si è lasciato andare ad un’importante confidenza ed ha parlato della sua lotta contro la leucemia. Finalmente l’uomo ha sconfitto la brutta malattia e può definirsi vincitore di una lunga battaglia.

Sinisa Mihajlovic

La puntata di Domenica In andata in onda il 15 novembre ha visto come ospite Sinisa Mihajlovic. Nel 2019, l’ex calciatore serbo ha confessato di avere una brutta malattia. È trascorso, dunque, un anno da quando l’allenatore serbo sconvolse il mondo del calcio e non solo con il suo triste annuncio ma ora, a quanto pare, è tutto solo un brutto ricordo.

Sinisa Mihajlovic si è lasciato alle spalle la lunga battaglia che lui stesso ha deciso di raccontare nella sua autobiografia La partita della vita. Si tratta di un libro scritto insieme ad Andrea Di Carlo, vice-direttore della Gazzetta dello Sport.

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Nella puntata di Domenica In andata in onda il 15 novembre su Rai 1, l’allenatore del Bologna ha voluto consegnare il suo libro a Mara Venier. Nel corso della diretta, l’uomo, in compagnia di sua moglie Arianna, ha deciso di aprire il suo cuore a tutto il pubblico italiano e ha ripercorso la sua lotta contra la leucemia.

Così come ha raccontato Mihajlovic, la malattia è iniziata nel luglio del 2019 ma, a distanza di un anno, ora è solo un brutto ricordo:

Sono uno di quelli per cui non è importante partecipare ma vincere. Per cui l’ho affrontata dall’inizio con carattere, con voglia di vincere, di combattere, essendo convinto alla fine di farcela. E ci sono riuscito. Faccio i controlli ogni tre mesi, l’ultimo il 29 ottobre a un anno dal trapianto ed è stato perfetto.

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Infine, l’allenatore del Bologna, oltre a ringraziare tutte le persone che gli hanno mostrato sostegno e affetto, è scoppiato in lacrime dopo aver ricordato suo padre:

L’unico rimpianto della mia vita è legato a lui. Non l’ho potuto vedere nell’ultimo giorno di vita perché avevo promesso ai miei due figli di portarli a Madrid a vedere la finale di Champions dell’Inter. E allora ogni giorno quando penso a lui bevo due bicchieri di grappa.