“Situazione drammatica” Come sta Vittorio Sgarbi, la figlia rompe il silenzio
Vittorio Sgarbi ricoverato per depressione grave, la figlia Evelina descrive una situazione critica e chiede un intervento psichiatrico per il padre, visibilmente dimagrito e isolato.
Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte e personaggio pubblico italiano, si trova attualmente in condizioni preoccupanti dopo essere stato ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma. Da giorni, Sgarbi sta affrontando una forte depressione che ha suscitato grande preoccupazione tra i suoi familiari e i fan. La figlia Evelina ha avuto modo di incontrarlo e ha descritto una situazione drammatica, evidenziando i cambiamenti significativi nel suo stato di salute.

La situazione attuale di Vittorio Sgarbi
Non arrivano buone notizie riguardo alla salute di Vittorio Sgarbi, ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma per affrontare una grave depressione. Evelina Sgarbi, la figlia di 25 anni, ha potuto visitarlo e ha rivelato che la situazione è molto più grave di quanto si potesse immaginare. Secondo il racconto di Evelina, Sgarbi appariva profondamente cambiato, con un aspetto dimagrito e invecchiato, tanto da sembrare un uomo di cento anni. Evelina ha espresso la sua incredulità di fronte a una condizione così critica per un padre che fino a poco tempo fa era noto per la sua vitalità e la sua energia. Ha descritto il padre come muto e isolato, evidenziando una solitudine profonda che non si sarebbe mai aspettata da lui.
La figlia ha spiegato che, nonostante fosse già preoccupata per i cambiamenti visibili nel comportamento di Sgarbi, il suo stato attuale supera ogni previsione. La sua descrizione di un uomo che era sempre circondato da amici e sostenitori, ora ridotto a una condizione di profonda solitudine, ha colpito e allarmato molti. Evelina ha sottolineato l’importanza di un intervento adeguato, suggerendo la necessità di un supporto in una struttura specializzata in psichiatria per affrontare la situazione.
L’incontro di Evelina Sgarbi con il padre
Evelina Sgarbi non aveva visto suo padre da settembre, e già allora aveva notato segni di preoccupazione. Durante il loro ultimo incontro, Sgarbi era apparso molto dimagrito, ma era ancora in grado di parlare e nutrirsi in autonomia. Tuttavia, nel mese di novembre, la situazione è drasticamente peggiorata e da quel momento Evelina ha cercato di contattarlo senza successo. Ha tentato di raggiungerlo tramite telefonate e messaggi, ma senza ricevere alcuna risposta. Questo silenzio prolungato ha alimentato la sua preoccupazione, tanto da contattare le persone più vicine a Sgarbi per avere notizie.
Il primo a risponderle è stato l’autista di Sgarbi, ma la possibilità di un incontro sembrava irraggiungibile. Con il passare del tempo e il crescere delle sue preoccupazioni, Evelina ha deciso di recarsi direttamente all’ospedale. La sua testimonianza è stata chiara: non si aspettava di trovare il padre in uno stato così critico, isolato e quasi in stato catatonico. Ha concluso la sua dichiarazione esprimendo la necessità di un intervento decisivo per il recupero di Sgarbi, sottolineando quanto sia difficile accettare una situazione del genere per una figlia che ha sempre visto il padre come una figura forte e carismatica.