Cosa vedere al cinema questa settimana: Still Alice
Con la grande interpretazione di Julianne Moore candidata agli Oscar e vincitrice del Golden Globe
Come reagiresti se ti dicessero che a breve dimenticherai tutto ciò che hai appreso durante la tua vita?
Questo è il primo pensiero che ho avuto durante la visione di “Still Alice”.
Un film che affronta l’argomento dell’ Alzheimer in maniera molto delicata, con una splendida Julianne Moore, ma che allo stesso tempo ti stringe il cuore e ti strizza l’anima.
Un processo narrativo che accompagna l’avanzare della malattia delicatamente inserita nella quotidianità della vita della protagonista, una stimata docente Universitaria americana.
Se in altri film l’argomento è trattato con un punto di vista esterno, quindi con il dramma di un famigliare che vede e subisce il decorso della malattia, in “Still Alice” il dramma è vissuto in prima persona.
E’ la protagonista che si vede scomparire giorno dopo giorno condividendone, attraverso una grande interpretazione, le sensazioni con lo spettatore.
All’inizio è solo una parola che scompare durante un discorso, poi una strada dimenticata e così via in un’escalation che porta poi alla conclamazione della malattia stessa.
La donna lotta quotidianamente contro la dura realtà, non si arrende alla malattia e realizza piani di emergenza cercando soluzioni alternative alla cura dei suoi famigliari.
Perché il dolore si affronta insieme, si affrontano le difficoltà.
Il film è un overflow di sentimenti, la drammaticità dei momenti in cui si palesano i primi sintomi è alternato a grandi momenti di dolcezza, di aiuto e di amore da parte dei figli e del marito (Alec Baldwin).
Nonostante la consapevolezza che non ci sia una cura, nella pellicola troviamo anche dei momenti di grande speranza che si traduce nella ricerca di vivere giorno per giorno senza fare progetti futuri e con la consapevolezza del fatto che, la vita come era in precedenza esisteva, è ormai finita.
Perché andrebbe visto: per imparare a vivere ogni momento della nostra esistenza nel bene e nel male.