Teorie del complotto sulle star ancora in vita
E se non fossero morte?
E se le star di cui abbiamo pianto la scomparsa, di cui abbiamo letto i memoriali, le star per cui altre star si sono distrutte dal dolore, in realtà non fossero morte?
A volte non si riesce ad accettare una scomparsa, altre volte invece non si vuole proprio credere che qualcuno non ci sia più, altre volte, poi, si trovano delle risposte nell’impossibile ed è proprio nelle cospirazioni complottistiche che si trova la risposta alla domanda “Ma sono realmente morti?”
Elvis Presley è veramente morto?
Re incontrastato delle teorie complottistiche, Elivis morì all’età di 42 anni a causa di un infarto, il corpo fu ritrovato 16 agosto 1977. Una foto del suo funerale destò il sospetto: poteva essere lui nonostante la corporatura non ritraesse proprio le ultime misure del RE? Troppo magro dicevano, troppo perfetto, non poteva essere lui, non poteva essere il vero Elvis. Oggi il re del rock avrebbe (o ha?) 81 anni.
Paul McCartney Is Dead, oppure no?
Siete veramente sicuri che il Paul McCartney che conosciamo oggi, che ascoltiamo oggi, sia lo stesso che accompagnava col basso Lennon? Ne siete proprio sicuri?
La teoria Gomplottistica di Paul (PID ovvero Paul is dead) nasce nel 1969 affermando che il bassista fosse deceduto nel 1966 in seguito a un incidente stradale sostituito poi da un sosia, del resto lui è l’unico a piedi scalzi sulla copertina di Abby Road, proprio a testimonianza e come memento del suo decesso, giusto?
Michael Jackson is still alive?
Ultimo membro del Club “non sono morti hanno solo inscenato” è Michael Jackson, il re del pop, morto il 25 giugno 2009. Tutti abbiamo pianto la sua scomparsa, almeno chi come me è cresciuto al ritmo di Bad o Moonwalker, ma rallegriamoci amici! Secondo le teorie cospirazionistiche Jacko è ancora vivo! Iintercettazioni e selfie della figlia dove nello sfondo pare ci sia un profilo molto familiare, quello appunto di Michael, dovrebbero farci gridare al miracolo. Ah, queste teorie!
Paul Walker, tutta una farza?
Si sono abbattuti anche su di lui, si sono lanciati come faine sul suo incidente mortale per ricamare una storia cospirazionista nuova di zecca: un sito americano dedito alla controinformazione riporta come prove “schiaccianti” le risate della fidanzata immortalate da una foto (la quale poi avvistando i paparazzi avrebbe cambiato subito espressione) quando è venuta a conoscenza dell’accaduto, ma non finisce qui! Il fumo dell’auto prodotto post incidente pare fosse bianco, cosa anomala per la combustione di un reale carburante.
Chiudiamo in bellezza con Hitler: Adolf Hitler non sarebbe morto nel bunker a Berlino il 30 aprile del 1945, ma, al posto suo e di Eva Braun, sarebbero stati uccisi due sosia. I superstiti, fuggiaschi in Argentina, avrebbero così condotto la loro vita scampando alla morte e vivendo una vita da emigrati in sudamerica.
Tutte queste storie, sono molto avvincenti, ti fanno capire quanto può lavorare la fantasia, quanto fervida sia l’immaginazione e quanto magari ci sia la voglia nell’uomo di non lasciare andar via pezzi della loro storia (ebbene sì, anche Hitler ha i suoi fan, che ci dobbiamo fare?): però come tali devono essere prese, storie. Se ci fate caso la maggior parte delle persone su cui sono state costruite delle storie sono tutte appartenenti al mondo della musica: magari, ora, sono tutti riuniti in una mega villona in panciolle a bullarsi di noi che spolveriamo i loro LP, suonandosela e cantandosela alle nostre spalle.
Ma voi, da che parte state, cospirazionisti o realisiti? Io sono realista ;-)