Tokyo blues o Norwegian wood?
Tokyo blues è uno dei libri più conosciuti di Haruki Murakami, ma è anche un film e una canzone: te lo racconto...
“Finora ho sempre pensato che avrei voluto oscillare in eterno fra i diciassette e i diciott’anni, ma adesso non lo penso più. Ho vent’anni ormai. E devo pagare il prezzo per continuare a vivere“.
Questa è una delle conclusioni a cui arriva Watanabe, il protagonista di Tokyo blues.
Il libro è un lungo flashback, narrato in prima persona dal protagonista, Watanabe Tōru appunto.
Su un aereo atterrato ad Amburgo al suono di Norwegian Wood dei Beatles Watanabe ricorda con precisione un fatto avvenuto diciassette anni prima e che ha segnato la sua giovinezza: l’incontro casuale con Naoko, la fidanzata di Kizuki, il suo unico amico, morto suicida pochi mesi prima. Il ricordo di Naoko sarà lo spunto per ripercorrere i difficili anni dell’università. L’amore impossibile per la stessa Naoko, poi ricoverata in un istituto psichiatrico e quello per Midori, compagna di corso all’università con una vita provata da lutti familiari; la vita in collegio, l’amicizia con Nagasawa, ragazzo spregiudicato e controverso.
I tumulti nelle università forniscono solo un riferimento temporale, ci troviamo alla fine degli anni ’60. Watanabe rimarrà estraneo alle occupazioni delle università e ai propositi rivoluzionari.
Il suo è un percorso di dolore e crescita personale, che lo porterà alla consapevolezza che la morte non è l’antitesi della vita ma una sua parte intrinseca.
Un libro? no, è molto di più!!
Il titolo originale Noruwei no mori, è la traduzione in giapponese di Norwegian Wood. In realtà questa traduzione è fallace poiché nella canzone dei Beatles il termine wood sta ad indicare il legno e non un ipotetico bosco. L’errore è tuttavia rimasto imponendosi come la traduzione ufficiale in giapponese del titolo della canzone dei “Capelloni”.
Il nome Tokyo blues è stata una scelta delle case editrici che lo hanno ritenuto (erroneamente a mio parere) più commerciale e immediato di Norwegian wood.
Murakami è uno scrittore molto apprezzato in Giappone, grande conoscitore delle letteratura americana e della cultura occidentale in generale.
Nel 2010 è stato tratto un omonimo film diretto da Tran Anh Hung, con interpreti Rinko Kikuchi e Ken’ichi Matsuyama, che ha partecipato alla mostra del Cinema di Venezia.
Per quanto mi sia piaciuto il film, molto fedele al libro, ti consiglierei di leggere prima il romanzo, ci sono sapori che un film ancora non riesce a trasmettere, dopo averlo letto capirai il perché.
Norwegian wood
Ti lascio con le parole della canzone dei Beatles che ha ispirato questo romanzo, magari leggilo ascoltandola, ti assicuro che è un’esperienza impagabile, buona lettura!!
I once had a girl, or should I say, she once had me…
She showed me her room, isn’t it good, norwegian wood?
She asked me to stay and she told me to sit anywhere,
So I looked around and I noticed there wasn’t a chair.
I sat on a rug, biding my time, drinking her wine
We talked until two and then she said, “It’s time for bed”
She told me she worked in the morning and started to laugh.
I told her I didn’t and crawled off to sleep in the bath
And when I awoke, I was alone, this bird had flown
So I lit a fire, isn’t it good, norwegian wood.