Tommaso Zorzi furioso sui social fa i nomi delle persone che ha querelato: “Perché non posso monetizzare anche io l’odio?”
Tommaso Zorzi e lo sfogo sui social, l'influencer svela l'identità del persone querelate
Nel corso delle ultime ore Tommaso Zorzi si è lasciato andare ad un duro sfogo sui social. Dopo aver ricevuto numerosi insulti, il celebre influecer ha dichiarato di aver querelato alcuni dei suoi haters. Non solo. Il vincitore del Grande Fratello Vip ha fatto nome e cognome delle persone querelate.
Tommaso è di nuovo al centro della cronaca rosa. Questa volta il celebre influencer ha deciso di non rimanere in silenzio davanti agli insulti che i suoi haters gli rivolgono quotidianamente. Al contrario, il ragazzo ha annunciato querele a raffica per alcune persone svelando anche la loro identità.
Nel querelare i suoi haters, Tommaso Zorzi non ha fatto tutta da solo. Il celebre influencer si è fatto aiutare dallo studio legale di Avvochaty, l’avvocato influencer che da anni lotta contro l’odio online. Così il ragazzo ha comunicato la notizia:
Mi sono detto: ‘Perché non posso monetizzare anche io l’odio?
Il nuovo volto delle reti Mediaset vuole mettere fine a tutto l’odio che circola in rete confidando anche nell’approvazione della legge DDL Zan. Queste sono le sue parole:
Lei è stata vittima di bullismo più volte, si è fatta dare decine di migliaia di euro dai suoi haters. Se una persona arriva a dovermi dare qualche migliaia di euro per un insulto, la prossima volta non si permette di rifarlo con nessuno. Credo che sia propedeutico alla cura e alla risoluzione di questo problema, in attesa del DDL Zan che speriamo passi.
D’altronde per Tommaso Zorzi non è stato difficile risalire alla vera identità di una decina di persone che si nascondevano dietro i profili falsi. Infatti l’influencer è riuscito a scoprire nome, cognome e professione dei suoi haters. Così il ragazzo ha iniziato a nominarli:
Rita, una scrittrice di Savona che mi ha scritto una valanga di insulti: riceverà una querela. Francesco, ex agente di polizia: querela. Davide, titolare di un negozio di biciclette di Reggio Emilia. Mi ha scritto: ‘Sto coglione perché non torna…’: querela.
Tommaso Zorzi non si è fermato a nominare le persone che hanno lasciato insulti sotto ai suoi post. Nelle sue stories, il celebre influencer ha continuato e concluso così il suo racconto:
Mauro, titolare di una autofficina di Olbia: querela. Simone, titolare di un ristorante steak house. Ha scritto: ‘Pezzo di merda, gente come te deve finire male, molto male’: querela. Guglielmo, studente e calciatore dilettante: querela… Potrei continuare così per un quarto d’ora