Tony Colombo, aggredita troupe di Non è l’Arena
Tony Colombo, maxi rissa ad una festa privata e aggressione alla troupe di "Non è l'Arena" che cercava di intervistarlo.
Tony Colombo, maxi rissa ad una festa privata e aggressione alla troupe di “Non è l’Arena” che cercava di intervistarlo.
Calci e spintoni per una troupe di ” Non è l’Arena” aggredita ad una festa privata dove il cantante neomelodico era partecipante.
La troupe infatti cercava di intervistarlo, ma gli invitati infastiditi e contrariati, hanno aggredito i giornalisti.
Il cantante neomelodico Tony Colombo è indagato dalla Procura di Napoli per un concerto non autorizzato.
Volto noto della cronaca rosa, era finito sotto i riflettori per il matrimonio con Tina Rispoli, vedova di un boss della Camorra.
È inoltre recentemente finito al centro di un’inchiesta della testata di Fanpage per presunti legami con la Camorra, scaturito proprio dal matrimonio con la sua attuale compagna.
La troupe di “Non è l’Arena” infatti si trovava a questa festa privata per cercare di intervistarlo. Gli invitati però, infastiditi dalla troupe, hanno iniziato ad allontanarla ma la situazione è degenerata in calci e spintoni.
Necessario è stato l’intervento delle forze dell’ordine, i carabinieri della Compagnia Napoli Centro, che hanno identificato e interrogato alcuni dei presenti alla festa.
Al momento però non sembrano esserci denunciati.
Tony Colombo si è sposato nella primavera scorsa ed è indagato insieme ad altre sette persone, tra le quali il fratello del sindaco, Claudio de Magistris, accusate di abuso d’ufficio.
Qualche giorno fa era circolata la notizia di un blitz delle forze dell’ordine a un altro suo concerto. ”Tony Colombo è scappato via dopo che ho pagato 2000 euro“, aveva dichiarato l’organizzatrice che lo aveva ingaggiato.
Nega il cantante tramite social ” Non c’è stato alcun blitz, ho dovuto interrompere volontariamente il concerto quando ho capito che non c’erano le autorizzazioni per farlo “.
Il cantante neomelodico poi ha rincarato la dose “Sarò il primo artista a rifiutare le feste se non sono in regola“.