Tony Colombo, raid contro il cantante palermitano.Vendetta per love story con vedova del boss?
Un vero e proprio raid in stile agguato camorristico quello contro Tony Colombo, il cantante palermitano. Si ipotizza vendetta per love story con vedova boss.
Un vero e proprio raid contro il cantante neomelodico palermitano Tony Colombo o meglio contro la sede della House Colombo Dreams, che altro non è che la casa discografica del cantante. Una vera e propria pioggia di fuoco e di piombo è arrivata al tramonto di giovedì, indirizzata al cantante 32enne, con alle spalle una lunghissima carriera. Non sembrerebbero esserci dubbi sulla natura di questo atto intimidatorio, avvenuto nella giornata di giovedì, proprio nel cuore di Secondigliano. Al momento risultano ignoti coloro che hanno sparato contro la porta a vetri della palazzina, che come già abbiamo detto ospita l’emittente radiofonica delle cantante neomelodico palermitano.
Si presume che si sia trattato di un raid e di una spedizione punitiva e sarebbe legato al fatto che Tony Colombo, ha una relazione con Tina Rispoli, che sarebbe la vedova di Gaetano Marino, un boss di camorra che è stato ucciso nel 2012 sulla spiaggia di Terracina. Nonostante, dunque, ci sia alle spalle questa vicenda, il cantante avrebbe riferito ai Carabinieri di non avere alcuna idea circa il movente. Ciò che è certo, è che sono stati sparati almeno 10 colpi di pistola contro la sede della casa discografica e l’abitazione del cantante.
Questo raid ha assunto tutte le caratteristiche di un agguato in stile camorristico, che ricordiamo è stato messo appunto lo scorso giovedì 1 novembre a Secondigliano, un quartiere piuttosto rinomato di Napoli. Nel giro di pochi istanti, sono arrivate le volanti della polizia, ma come per magia qualcuno pare che poco prima, avesse fatto sparire i bossoli dall’asfalto.
Soltanto in un secondo momento i carabinieri hanno eseguito un secondo sopralluogo e in questo circostanza hanno scoperto che dietro a dei fogli sistemati con del nastro adesivo sulla vetrata si nascondeva la prova di quello che si può definire un vero e proprio agguato di chiara matrice camorristica. Questo è quanto avvenuto soltanto a pochi giorni dall’omicidio di Francesco Climeni, ovvero il pregiudicato legato al clan Licciardi, il quale è stato freddato mentre stava salendo a bordo della sua auto, una Smart in via Altair, proprio nel cuore del rione Berlingieri.