UeD, Gianluca Tornese rivela: “Abbiamo spaccato due telecamere. Le ha pagate Maria”
Durante un'intervista, un ex corteggiatore rivela: "Abbiamo sbagliato. Abbiamo alzato i toni"
I fans appassionati del format di Maria De Filippi, UeD, sicuramente non hanno dimenticato Gianluca Tornese. Il partenopeo era stato il corteggiatore della tronista Valentina Dallari. A contendersi con lui le attenzioni della bella tronista, c’erano Andrea Melchiorre e Mariano Catanzaro. Tutti e tre i pretendenti erano molto presi da Valentina e le liti tra loro erano frequenti.
Insomma, ogni giorno la tensione, negli studi del dating show, era alle stelle. Spesso Maria De Filippi è dovuta intervenire per salvare e placare la situazione. Recentemente, Gianluca ha svelato un retroscena del tutto inedito nel corso di un’intervista. L’ex corteggiatore è stato ospite di RTL 102.5 News ed ha rivelato molto sulla sia esperienza a UeD.
A distanza di molti anni, finalmente svelato un retroscena decisamente incredibile ed interessante. Nel corso di un duro scontro con un altro dei corteggiatori di Valentina, la situazione è sfuggita di mano ad entrambi, sfociando nella violenza. La lite era avvenuta con Mariano Catanzaro, con cui Gianluca aveva una forte rivalità.
Uno scontro in particolare, così acceso, ha costretto tutti i presenti ad intervenire per evitare la rissa. A quanto pare, però, in effetti la rissa è stata più vicina di quanto non sembrasse. Ecco le parole dell’ex corteggiatore di UeD, che rivelano come sono andate davvero le cose: “Ho litigato in studio con Mariano Catanzaro, ci siamo quasi presi a botte e dietro le quinte abbiamo spaccato due telecamere”.
Poi, Gianluca ha anche raccontato che le spese di quello scatto d’ira, sono state affrontate dalla redazione: “Le ha pagate Maria, la redazione. Ma abbiamo sbagliato. Abbiamo alzato i toni. Certe cose non si fanno, ma corteggiavamo la stessa donna e ci siamo fatti prendere dalla mano”. Insomma, entrambi hanno esagerato e hanno perso il controllo e finalmente, a distanza di anni, è arrivata l’ammissione di colpa.