Valerio Scanu parla del papà morto per Covid: “non volevo andare al funerale”
Valeria Scanu ha parlato per la prima volta della morte del padre, ad un anno dalla scomparsa per il Covid-19
Valerio Scanu dopo quasi un anno dalla scomparsa del padre è tornato a parlare di questa tragica situazione. Ospite da Serena Bortone,, il cantante di Amici di Maria De Filippi ha raccontato il calvario.
L’uomo se ne è andato a soli 64 anni, dopo un periodo in terapia intensiva dove era ricoverato per Covid. Il cantante ha qualche rimorso di quel periodo, come quelli di non averlo chiamato e di essere entrato in contatto con lui solo tramite la mamma.
Il cantante ha saputo della situazione così grave solo la sera prima e ha ricordato:
La sera prima mi chiamarono e mi dissero che la situazione era grave, non sapevano più cosa pensare. I parametri erano buoni, ma i polmoni zero. Gli risposti che papà all’improvviso avrebbe dato una sterzata e sarebbe migliorato.
Poi la situazione è precipitata così velocemente: “Quella notte mi svegliai a mezzanotte e mezza e mi sono riaddormentato. Squilla il telefono a mezzanotte e cinquanta e mi dicono ‘Valerio, papà è in arresto’. Gli dicevo come faccio… La mattina ho chiamato mia zia, non mi capiva. Le ho detto devi andare da mamma, non mi fare spiegare e vai da mamma subito. Ha fatto tutto lei”.
E poi la parte più difficile, quella del funerale a cui il cantante non voleva neanche partecipare:
Non volevo andare al funerale. Una volta lì mia madre mi ha chiesto di salire al cimitero, ma non ce la facevo. Non volevo vedere quella scena che poi ho visto: questo copribara con una stella di Natale e sentire lei che mentre lo chiudevano gli augurava buon Natale. È stata una pugnalata.