Il giardino dei Tarocchi
Un weekend fuori porta inaspettato, immerso nell'arte e nella magia
Se avete voglia di un weekend fuori porta diverso dal solito immerso nella magia di arte e simboli, allora non potete non visitare il meraviglioso Giardino dei Tarocchi.
Devo dire che la nostra visita è capitata davvero per caso in quanto eravamo andati a trovare un’amica ad Orbetello che ci ha consigliato di non perderci per nessun motivo la visita del parco. E aveva assolutamente ragione.
Il Giardino dei Tarocchi si trova in provincia di Grosseto, a Pescia Fiorentina, vicino Capalbio e fu ideato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle.
Il Giardino, cosi come dice il nome, è popolato da 22 strutture che rappresentano i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi.
Ispirata dall’arte di Gaudì, dopo aver visitato Parque Guell a Barcellona, e dalla vista di un altro bellissimo parco che si trova nei pressi di Roma, Il Parco dei Mostri a Bomarzo, l’artista decise di costruire questo Giardino, sogno magico e spirituale della sua vita.
Il Parco fu cominciato alla fine degli anni ’70 e venne terminato nel 2002 dopo la sua morte.
Una volta entrati e percorso un piccolo sentiero, vi ritrovate in un piazza con al centro la “Ruota della fortuna”, una ruota di metallo che in maniera estremamente lenta gira nell’acqua, sovrastata da due imponenti figure, “La Papessa” e il “Bagattoo”.
E da lì comincia il vostro percorso che potete fare assoltuamente come meglio desiderate. Un percorso immerso profondamente nella simbologia e nell’esoterismo che pervade tutto il parco; un giardino che saprà trasmettervi una quantità di sensazioni incredibili e diverse tra loro.
Le figure sono enormi, imponenti, coloratissime; comunicazione stupore, inquietudine, meraviglia e parlano chiaramente di quella incredibile visionarietà che anima il Giardino intero.
Ogni figura ha una struttura in metallo e cemento e rivestita poi con piccoli pezzi di ceramica colorata o specchi.
Ad accompagnare l’artista nella costruzione di questo Giardino si sono susseguiti moltissimi artisti famosi dell’arte contemporanea del tempo come Rico Weber, Paul Wiedmer, Dok van Winsen, Pierre Marie, etc, ma soprattutto il marito Jean Tinguely che ha costruito le strutture metalliche di ogni figura.
Se anche non si conoscono o non si amano i Tarocchi, non si può non rimanere particolarmente colpiti dalla lora grandezza e forza simbolica, dalla meraviglia con cui sono stati costruiti.
Uno fra questi per 7 anni è stata anche la casa e lo studio dell’artista: “L’Imperatrice”. All’interno è completamente rivestita di piccoli pezzi di specchi e ancora oggi sono presenti alcuni tra gli oggetti di allora come il tavolo, gli elettrodomestici, il letto e il bagno.
Lungo tutto il percorso, su piccole stradine di cemento, sono incise diverse frasi in diverse lingue; probabilmente pensieri dell’artista.
La nostra visita purtroppo è durata poco, avevamo solo un’ora a disposizione, ma sicuramente torneremo a visitarlo per poter apprezzare a pieno la bellezza magica di quel posto.
È un posto che almeno una volta va visitato per farsi travolgere da quella forte simbologia ed esoterismo che lo pervade.