A scuola con la tecnologia
L’estate ormai volge al termine (anche se il meteo di questi ultimi tre mesi non era neanche vagamente estivo…) ed è ora di ritornare in ufficio, ma soprattutto di rispedire i figli a scuola. Questo tragico momento è solitamente accompagnato, oltre che dai capricci, dal forte stress che le mille questioni annesse al ritorno dei figli sui banchi comporta: quanto mi costerà comprare tutti i libri? Quest’anno al nido mio figlio farà il pisolino? E se prende un brutto voto e non me lo dice?
Fortunatamente la tecnologia ci viene in soccorso in svariati modi, dall’uso intelligente dei devices più comuni, passando per quelli più insoliti e fino ad arrivare ai servizi che sempre più scuole italiane utilizzano.
Il diario di bordo elettronico
Partiamo dal grado più basso, l’asilo.
L’esperienza dell’asilo è la prima vera esperienza che nostro figlio fa fuori casa, ma è una prima volta anche per la mamma che si trova a staccarsi dal proprio bimbo per una giornata intera. Da qui ne derivano tutti i conseguenti mal di pancia: mangerà? Litigherà con gli altri bimbi? Farà il riposino?
La soluzione a queste turbe viscerali è portare il vostro bimbo in un asilo che offra il servizio del diario di bordo elettronico giornaliero. Questo particolare servizio permette alle educatrici di inserire man mano durante la giornata, all’interno del modulo dedicato ad ogni bambino, tutte le informazioni relative alle attività svolte, lo stato di salute e le modalità e quantità di pasti consumati. A voi mamme non resta che accedere al vostro account sul sito dell’asilo per visualizzare la giornata del vostro bimbo, così da poter essere felici e spensierate tanto quanto lui.
Il libretto elettronico
Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo saltato un giorno di scuola o preso un voto pessimo, costrette di conseguenza e dover fare giustificazioni finte e svariate firma false dei nostri genitori… del resto eravamo giovani.
Purtroppo però ai ragazzi dell’era tech non va poi così bene perché sempre più licei e istituti superiori italiani stanno adottando il metodo del libretto elettronico, scelta adottata anche nei piccoli centri. Il funzionamento è simile a quello del diario di bordo e all’interno del libretto vengono annotate comunicazioni al genitore, voti, assenze e note: fare chiodo non è più così semplice ragazzi… a meno che non siate dei piccoli hacker!
Be smart!
Fermatevi un attimo e pensate quanta tecnologia ci circonda. Adesso pensate a quanta di questa tecnologia viene sprecata invece di essere utilizzata in modo intelligente.
Ancora oggi nelle scuole medie e superiori italiane i genitori sono costretti tutti gli anni a spendere una somma esagerata ed imbarazzante per comprare libri e articoli di cartoleria… nell’era di Internet. La scorsa settimana abbiamo parlato di quanto sia torbido il web, ma ricordiamoci che la rete non è solo questo ma, sapendo dove cercare, offre la possibilità a tutti e a costi minimi di avere accesso a centinaia di migliaia di informazioni.
Perché quindi non possiamo ingegnarci (risparmiando) e mandare a scuola i nostri figli con un semplice tablet? Se pensate che questa sia una realtà troppo lontana siete sulla cattiva strada perché tutto questo è già possibile se si pensa agli strumenti che Apple e Google mettono rispettivamente a disposizione con i servizi di iPad Education e Google apps for education.
Si sta attenti in classe, si prendono appunti (magari usando la Staedtler 990 02, una penna a sfera digitale che digitalizza e memorizza appunti e schizzi scritti a mano e li trasporta in file di testo) e poi a casa si scarica la lezione, oppure si legge il manuale con il proprio e-book reader. Con un investimento iniziale il portafoglio ringrazierà negli anni a venire, così come gli alberi che non verranno tagliati per stampare centinai di sussidiari… e non dimenticate che così i vostri figli non dovranno più caricarsi delle tonnellate di libri nella cartella!
Insegnamento d’avanguardia
Siamo partite parlando di realtà quotidiane e italiane per arrivare all’uso sperimentale ed innovativo della tecnologia nel capo dell’insegnamento. È di appena un mese fa infatti la notizia che arriva dalla facoltà di medicina di Stanford dove i professori, per insegnare agli studenti le pratiche chirurgiche, utilizzano i Google Glass per filmare le operazioni da molto vicino e gli studenti, a loro volta, li utilizzano per fare pratica durante le esercitazioni ricevendo in tempo reale consigli e suggerimenti dai professori che li assistono.
La tecnologia non è solo social network, app simpatiche per il cellulare e comfort in generale ma, come abbiamo visto, può dare significativi contributi in realtà molto vicine alla nostra quotidianità. Non ci resta quindi che aspettare, sperando che anche l’istruzione pubblica riesca a vedere e a sfruttare gli enormi vantaggi che la tecnologia ha da offrire.