Acqua, acqua, acqua…
Cospargo il tutto con svariati check-in da Foursquare che prende la mia location e generosamente dona mille facce di foto e testimonianze di geo-localizzazioni, per urlare che esisto nel mondo mio
Acqua, acqua, acqua…
Vorrei buttarmi nell’acqua salina azzurra di un luogo qualsiasi indossando una semplicissima Canon 3508B010 Powershot D10 subacquea, per ritrarre il mondo da una dimensione differente.
Acqua densa di sale grosso che mischiato al rosso lacca di un acrilico in barattolo da centro commerciale globale si stenderebbe magnificamente con una pennellessa grezza da pochi euro, per lasciare un segno di presenza in un fondale qualsiasi, con quella brama, tipicamente Social, che permette di mostrare, tutto a tutti, con vanesia voglia di farlo, incessantemente.
Cospargo il tutto con svariati check-in da Foursquare che prende la mia location e generosamente dona mille facce di foto e testimonianze di geo-localizzazioni, intorno, per urlare che esisto nel mondo mio – illuminato autoreferenzialmente a tutti e che ben legano, le mie azioni interattive, con un qualsiasi aggrappante colloidale dai propositi amichevoli.
Fatty Cover
Questo colore, del ricordo dell’esserci, pieno, sarà forse la partenza per il progetto di una Cover iPhone che ho in mente da tempo.
Una custodia così grassa/spaziosa/paffuta/accogliente che potrà essere colmata di auricolare, chiavetta USB, occhiale da sole stagionale. Una custodia in tessuto tecnico/friendly che, mentre mi butterò nell’acqua fresca dell’estate, entrata io nell’acqua, si appollaierà – la fatty cover – sul mio corpo, senza far bagnare il contenuto: qui non si chiude per ferie poichè è necessario/voluto alimentare idee che vadano a coabitare con le potenziali richieste di un rado e sporadico mercato accessorio orientato al multimediale, per gadget-researchers.
L’acqua fresca è come me; lavoriamo e scivoliamo sulla sua vita col senso armonico dello scorrere verso un buon procedere: l’ideare.
I brutti incontri, le brutte persone, le meschinità, le arroganze, le invidie sterili di basse culture, l’atarassia creativa si sciaccqueranno come i pugni di sabbia che custodivo da piccola tra le mie mani e che, non appena entravo in acqua, sparivano, lasciandomi la non-sensazione che non ci fossero mai stati.
Eppur, quella custodia salva tutto che ho in mente mi pare, quasi, raccontandola così, che abbia il sigillo di un granello di sabbia dove alla lacrima salata non è dato arrivare…
Buone Vacanze Creativi Sognatori: ogni giorno è un nuovo futuro, mai demordere!
Ricordatemelo!