Elisa D'Ospina: comunicare messaggi positivi sui social network
I social non servono solo a comunicare messaggi "leggeri": Elisa D'Ospina, modella curvy internazionale ed esperta di costume, ci racconta perché
È inutile girarci intorno: sui social network, principalmente, ci si diverte. Anche se Twitter si è distinto sin dalle prime battute per l’attenzione all’attualità e alla politica, rimane inalterata negli utenti la volontà di vivere le interazioni social come se fossero quelle che portiamo avanti davanti a una birra in un pub, o, metafora ancora più forte, nella piazza del paese.
E anche sul piano delle fan page aziendali, ovviamente su Facebook, vince la leggerezza: guai ad approfondire e solo in pochissimi, che approdano sul social proprio con questi intenti, riescono a mantenere alto il profilo dell’informazione su messaggi importanti e positivi.
A questo proposito, ho intervistato Elisa D’Ospina, una che fa la modella curvy a livello internazionale, scrive per Vogue, si occupa di donna e attualità su molti portali e, oltre a questo, si occupa di comunicazione a 360°. Elisa è l’esempio vivente che i social network possono essere usati a scopi “nobili”. Scoprite nell’intervista di quale messaggio si fa portatrice!
Ti occupi di moda, ma non solo: usi il tuo blog, la collaborazione con Vogue e i social network per farti portavoce di un messaggio: vuoi raccontarci qual è?
“Da anni mi batto contro la stereotipizzazione della donna nei media. Corpi perfetti, privi di qualsiasi imperfezione, eterei e assolutamente …photoshoppati. Sono così distanti dalla realtà che è ora di ritornare un po’ all’origine e con i piedi per terra. Vendere illusioni e dimostrare una realtà distorta non è produttivo soprattutto per le nuove generazioni che prendono a modello personaggi che leggono e che vedono dentro al grande schermo. Si cerca una perfezione che non esiste, a volte anche ammalandosi, fidandosi di diete fai da te che promettono miracoli che puntualmente non accadono“
I social network e la blogosfera sono popolati da giovani che fissano in modelli sbagliati i loro obiettivi di peso e di bellezza. Secondo te c’è un modo sano di usare questi strumenti?
“Io nel mio piccolo cerco, attraverso i social network, di fare un po’ di denuncia e di far aprire gli occhi su determinati mondi. Siamo bombardati da messaggi, da news, da informazioni a volte anche molto approssimative.
Bisognerebbe scavare nelle vicende; soprattutto il mondo della moda è bravo a vendere illusioni senza chiedersi quali potrebbero essere le conseguenze sul suo pubblico. Incontro durante l’anno migliaia di giovani che grazie al cielo mi fan ben sperare: sono molto più critici e meno passivi davanti all’informazione di quello che ci aspettiamo“
Ti occupi anche di educare i ragazzi delle scuole alla sana alimentazione: in che modo il web può sostenere questo progetto?
“Quando si parla di alimentazione tocchiamo un tasto molto delicato: nelle scuole parliamo di corretta alimentazione con professionisti del settore: nutrizionisti, medici specialisti etc… C’è comunque da ricordare che per qualsiasi dieta, o piano alimentare, non ne esiste una che vada bene per tutti. Ognuno di noi ha un fisico diverso e quindi per averla personalizzata bisogna rivolgersi ad un medico. Comunque il web potrebbe aiutare certamente diffondendo una corretta informazione. Parlare delle proprietà di alcuni alimenti, sui rischi sull’assunzione di altri. Invece i magazine ci inondano di diete (spesso impossibili) che promettono di dimagrire velocemente. Quello che dobbiamo capire è che l’alimentazione sana deve essere un’abitudine non solo per un periodo limitato durante l’anno, ma una cosa continuativa. Solo così potremmo mantenere buoni risultati a lungo“