Cosa ci ha lasciato Internet nel 2014?

Un riassunto dei tormentoni più visti sul web quest'anno

Ogni anno porta con se i suoi tormentoni e anche il 2014 ha saputo deliziarci con i suoi.
Quali sono stati i più popolari? Quali hashtag abbiamo visto più spesso sulle nostre bacheche social?
Ecco Fanciulle cinque tormentoni tra i migliori del 2014!

#100giornifelici

Cento giorni felici (o #100dayshappy nella sua versione originale) è stata una sfida a cui tanti di noi hanno partecipato, in cui si doveva trovare giorno per giorno un bel momento da condividere sui social per 100 giorni. Un tormentone che partiva come un buon proposito ma che personalmente ho trovato deludente, un po’ perché molti dopo due settimane mollavano ma soprattutto perché ogni giorno si dovrebbe vedere il lato positivo della giornata… e non per soli 100 con la scusa di scrivere un tweet.

La campagna #100dayshappy
La campagna #100dayshappy

#Neknomination

Altra sfida dei social network, stavolta non con noi stessi ma contro i nostri amici, dove dopo aver bevuto tutto d’un fiato un’abbondante quantità di alcolici, si nominavano altri amici aspettando che i nominati facessero la stessa bevuta online nel giro di 24 ore.
Non tutti lo sanno ma nei primi mesi di popolarità della neknomination ci sono state alcune morti legate proprio alle sconsideratezze fatte nei video, come a Cardiff e Briton dove due ragazzi sono collassati dopo bevute di Vodka e altri super alcolici.

#IceBucketChallange

Dopo l’inutilità delle neknomination, l’Ice Bucket Challenge, al contrario, è stata molto utile e apprezzata. I video sono stati creati infatti con lo scopo di sensibilizzare e raccogliere fondi per sostenere la ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica, dove i partecipanti si versavano addosso una secchiata di acqua ghiacciata: nel giro di pochissimo tempo durante il periodo di agosto in molti, famosi e non, hanno donato e intrattenuto il web con abbondanti docce fredde. In Italia la sola Associazione Italiana sclerosi laterale amiotrofica ha raccolto ben 2,4 milioni di euro.
Anche se non c’era effettivamente bisogno di una secchiata di ghiaccio per fare una donazione, come ha fatto notare elegantemente Patrick Stewart nel video della sua sfida, è stato comunque un momento in cui tutto il mondo si è unito a sostegno di una nobile causa.

#Booty #Twerk

Il 2014 è stato in generale l’anno dei culoni (non c’è un modo più elegante per dirlo), come dimostrato dall’enorme interesse del web per Kim Kardashian, la copertina del singolo Anaconda di Nicki Minaj o il videoclip di Partition cantata da Beyoncé.

Il lato B di Nicki Minaj (feministing.com)
Il lato B di Nicki Minaj (feministing.com)

Tutto questo interesse per il lato B porta direttamente al twerking, la danza tormentone che ha invaso le nostre bacheche per tutto l’anno. In molti ritengono questa particolare forma di danza volgare e un po’ oscena: in realtà le ballerine professioniste di twerk sono delle notevoli atlete con fisici ben scolpiti, visto che le movenze di questo ballo tonificano glutei, cosce, addome e favoriscono una buona elasticità.

#Gomorra

Gomorra – La serie è stato l’evento televisivo del 2014 e non potevamo tralasciarla nella nostra classifica dei tormentoni. Nonostante la serie abbia collezionato svariati premi e sia stata venduta in più di 50 paesi, non sono mancate le critiche di alcuni concittadini, convinti che la serie gettasse una cattiva luce su Napoli e sull’intero paese: insomma, come successe ai tempi di Romanzo Criminale per il popolo romano. La serie quindi non è piaciuta a tutti ma ciò non toglie che il risultato sia un prodotto di eccelsa qualità.
Complici dell’incredibile popolarità della serie sono stai i The Jackal, i noti youtuber napoletani, che con la trilogia di video “Gli effetti di Gomorra sulla gente” hanno totalizzato circa 10 milioni di visualizzazioni, vantando la collaborazioni di Salvatore Esposito e Roberto Saviano.

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