Dating Vs Lockdown: ecco cosa è successo online
Gli effetti sui single della quarantena in Italia svelata dalle app di incontri
Hanno risposto in oltre 7mila e poco meno della metà è ormai convinta di potersi innamorare online ancor prima che nella vita reale. Per oltre 6 su 10 i due mesi di reclusione forzata hanno restituito al primo appuntamento il sapore di una volta
Il “peak moment” è stato registrato domenica 22 marzo, giorno con il più alto numero di registrazioni online e interazioni in chat.
Come hanno vissuto la quarantena i single italiani? Sono almeno 20 milioni e Meetic, il servizio di dating più affidabile ed efficace in assoluto tanto da aver già contribuito alla nascita – solo in Italia – di oltre 1 milione di coppie, lo ha domandato direttamente a 7300 single della sua enorme community italiana.
Al cuor non si comanda: seppur reclusi e viste tutte le limitazioni del caso, il 45% sostiene fermamente che potrebbe tranquillamente innamorarsi online ancor prima di incontrare il partner ideale nella “vita reale”. Ed è accaduto davvero, gli esempi non si contano, soprattutto negli ultimi due mesi. Complice l’inasprimento dei decreti legge, il giorno con il tasso più alto di interazioni di tutto il periodo di lockdown, il cosiddetto peak day, è stato il 22 marzo: quella domenica è stato registrato un +15% tra nuovi iscritti e messaggi in chat, battendo addirittura il “Love Sunday”, cioè la prima domenica dell’anno (5 gennaio) che storicamente segna sempre numeri da capogiro.
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, quello che è mancato maggiormente ai single in questi due mesi abbondanti di lockdown non è stato il sesso: ad ammettere di aver patito l’astinenza appena il 23% (solo il 9% si è scambiato messaggi erotici, il 3% per la prima volta in assoluto). Quello che è veramente mancato sono famiglia e amici, vita sociale e convivialità. Nonostante tutto però, il 66% afferma di aver mantenuto sempre uno stato d’animo positivo, intenti a concentrarsi su sé stessi (37%), sulle proprie priorità e necessità, a cominciare dall’aspetto sentimentale. Non è un caso quindi se il 12% conferma di aver intrapreso rapporti più profondi e intensi durante la quarantena: tra questi, il 33% delle donne coinvolte ha davvero apprezzato la possibilità di concedersi più tempo per conoscersi a vicenda online prima che dal vivo.
Naturalmente, i temi affrontati nelle migliaia di conversazioni degli ultimi mesi sono sempre stati strettamente legati alla pandemia in corso, tanto che il 17% dichiara apertamente di essersi proprio annoiato, anche se – come sostiene il 31% – sono sempre state le emozioni e le sensazioni provate in quei giorni surreali ad avere la meglio. Con l’inizio della Fase 2, il 40% dei single si mostra piuttosto fiducioso: finalmente, pur con tutte le precauzioni dettate dalla particolare situazione, si tornerà a una graduale normalità che non li preoccupa affatto. Ci si incontrerà anche nella vita reale finalmente, sperando di far breccia anche dal vivo e programmare qualcosa di più intimo e duraturo in due. In poche parole, è come se la quarantena avesse restituito al primo appuntamento tutto il suo sapore: a sostenerlo il 63% dei coinvolti nella ricerca, che nel 18% dei casi promette di organizzare qualcosa di veramente speciale.
Sarà perché il 56% degli intervistati ha vissuto da solo per due lunghi mesi, con tantissimo tempo per riflettere su se stessi, ma sta di fatto che la maggior parte dei single di età compresa tra i 18 e i 49 anni è fermamente convinta che il lockdown avrà di certo un impatto positivo sulle future relazioni: in generale, il 57% del panel (con un 66% di sole donne) si aspetta rapporti più sinceri e autentici, quel qualcosa di vero e tangibile che forse manca da troppo tempo. Insomma, se per il 42% a contare sono solo le emozioni autentiche, il 60% degli oltre 7mila single coinvolti da Meetic sostiene apertamente di sentire la necessità di vivere una storia seria, bisogno diventato ancora più forte e sentito a causa della quarantena (come conferma apertamente il 17%).