Come diventare blogger professionista: le cose da fare (e da evitare)
Quello del blogger è una vera professione: ecco dei consigli per diventare un'esperta e fare di una passione un lavoro!
Mi capita spesso di rispondere a interviste e domande dai non addetti ai lavori sul mestiere del blogger: mi ritrovo sempre a rispondere che sì, è una professione vera e propria, con degli orari, delle logiche e un tariffario come tutte le prestazioni lavorative che si rispettino, e che ci sono delle regole da seguire per essere presi sul serio. In questo, quella del blogger non differisce da altre professioni: ma come tutte, alla base ci sono delle competenze che non possono essere ignorate. Ecco allora un piccolo tutorial su come diventare blogger professionista, sulle cose da fare e da non fare: va da sé che non si può generalizzare e ogni caso specifico ha le sue logiche, ma con queste cinque, semplici regole, capirete se siete portate per la scrittura sul web, se state seguendo il giusto percorso, se i modelli che seguite sono davvero validi esempi. E se tutto quadra, allora il mondo della scrittura sul web vi aspetta!
Prima di tutto: sai scrivere in italiano?
Non è una cosa così scontata, purtroppo: l’italiano, ma anche il corretto uso dei segni di punteggiatura, di accenti e apostrofi e di terminologia adeguata, a volte sono mondi sconosciuti. Quello che voglio dire è che sì, l’idea geniale del blogger che scova la nicchia non ancora sviscerata da nessuno è sicuramente un passo importante e un buon punto di partenza, ma neanche quello riuscirà a far dimenticare a chi vi legge che non sapete coniugare i verbi e che la lingua che in realtà dovreste padroneggiare in tutte le situazioni vi è sconosciuta. Non c’è niente di peggio di un blogger che si definisce tale e non sa che il punto di partenza di ogni buon lavoro editoriale (sul web e fuori) è una frase di senso compiuto. Non sottovalutate questo aspetto: se ne accorgono i lettori, ma anche i redattori e i clienti per cui dovete scrivere un comunicato stampa. È davvero questo il bigliettino da visita che parla di voi e di come lavorate e che volete far passare di mano in mano, in giro per la rete?
Il modello sbagliato che promette sogni e gloria
So che conoscete tutti Chiara Ferragni, fashion blogger della prim’ora che, a distanza di pochi anni dall’apertura del suo blog The Blonde Salad, miete successi in Italia e oltreoceano (e fattura di conseguenza). Il suo è un modello certamente positivo in fatto di business: lei è la prima di centinaia di fashion blogger arrivate dopo di lei, ha scoperto una nicchia che in Italia non esisteva, si è circondata di un team valido e creativo, ha modificato anche la sua immagine per risultare una vera e propria blogger-modella, amata e apprezzata dai brand di lusso di tutto il mondo. La Ferragni è un’isola felice, ma a tutte quelle blogger che decidono di approdare in rete sperando in un risultato simile o, peggio, di agguantare quanti più regali e sconti dalle aziende e vantarsene sui social network, dico: non funziona così. Se parliamo di un blog personale, lavorare per migliorare, farsi notare in un mare di “concorrenti” è senz’altro la formula migliore per emergere. Ma scrivere per monetizzare, magari partendo proprio dai presupposti della Ferragni, è davvero sbagliato. Il blog personale è un’ottima vetrina, un portfolio di lavori (o di post, nel caso in cui voleste sfondare per meriti di scrittura) che si amplifica grazie all’uso intelligente dei social network e all’immagine e all’autorità che, grazie a questi, riuscirete a costruire. Spesso i presupposti sbagliati non portano nulla di buono: quindi, lavorate per migliorare, non per monetizzare. Quello, con l’esperienza, arriverà!
Conosci gli strumenti adatti?
Ok, sapete scrivere, in italiano corretto e con uno stile personale e riconoscibile. Vorreste aprire un blog tutto vostro o collaborare con uno dei network o dei magazine di successo presenti sul web. Siete sicuri che basti la competenza stilistica per farlo? In realtà, alla base di un buon lavoro editoriale per il web sta anche una buona competenza tecnica: questo non vuol dire che dovrete essere esperti di SEO o programmatori capaci di smanettare con ogni codice esistente, ma solo che non potrete cadere dal pero se il redattore del network con cui collaborate vi chiederà di ottimizzare i vostri titoli e i vostri testi nell’ottica di indicizzarli meglio sui motori di ricerca, che poi è uno dei modi fondamentali per essere trovati e letti dagli utenti. In genere, la discriminante per i network è proprio questa: non basta saper scrivere, ma anche essere autonomi nella gestione dei contenuti, dunque nella ricerca delle immagini e nel caricamento del post. Il discorso è ancora più marcato se il vostro progetto è personale: se non volete rischiare di parlare sempre ai soliti quattro lettori, è fondamentale conoscere un po’ di linguaggio tecnico (ad esempio, sapete cosa sono i plugin?) e non cadere nel tranello del: “So scrivere. Questo basterà“. Di certo è un punto di partenza fondamentale, ma non dimenticate che state scrivendo per il web ed è dunque necessario adattarsi ai suoi ritmi e ai suoi meccanismi.
Specializzati in un settore
Parlare di tutto, su un blog personale, equivale a parlare di niente. Le cose sono due: o avete una penna brillante, e in quel caso potete permettervi di parlare di qualsiasi argomento, spaziando dalle borse alle torte, oppure è meglio categorizzare gli argomenti in cui vi sentite più forti e parlare solo di quelli, senza tergiversare. In questo modo rendete più ordinato il vostro blog focalizzandovi solo su una tematica e la percezione del vostro lavoro, dall’esterno (lettori e, perché no, aziende), sarà senz’altro più positiva. Anche quando vi proponete ai network o ai magazine, indicate sempre il blog specifico o la categoria in cui vi sentite più forti e siate sinceri: non vendetevi per quello che non siete!
Non sottovalutare i social network
I social network sono una cassa di risonanza non indifferente per promuovere i propri articoli sul web. Questo non vuol dire diventare delle social girl super-fissate, ma ottimizzare i contenuti, anche personali, che condividete sui vostri canali social, in modo tale da costruire passo passo un’autorità ben definita, il bigliettino da visita che parlerà per voi a lettori e possibili clienti, oppure alle aziende, quando cercheranno notizie sul vostro conto (anche se siamo bravissime a tutelare la nostra privacy su Facebook, state sicuri che chiunque può ricavare informazioni su di voi semplicemente googlando il vostro nome). Insomma, attenzione a ciò che postiamo, a come lo facciamo e diamo una cura particolare ai contenuti social che parlano per noi.
Blogger anche io
Non è detto che tutti siano portati per la scrittura sul web: avere molta esperienza, conoscere molte persone nel settore e lavorare sodo sono solo tre delle caratteristiche fondamentali che un blogger di successo deve avere. Se però siete in linea con molti dei punti elencati in questo piccolo tutorial, che ovviamente non sono esaustivi e sono decisamente personali e frutto dell’esperienza di chi scrive, non lasciatevi prendere dal panico e continuate a lavorare per migliorare: di solito emerge (e trasforma la passione in un lavoro) chi ha qualcosa da dire, lo dice bene e non sottovaluta nessun aspetto della comunicazione sul web (anche personale). A tutti voi, in bocca al lupo!