E se il videogioco fosse meglio del telefilm?
Cosa succede se telefilm e videogioco vengono tratti dalla stessa opera? E se il telefilm diventa videogioco? Ecco casi più interessanti visti negli ultimi anni.
Sono passati ormai anni eppure la moda di trarre pellicole da fumetti e graphic novel non è ancora passata di moda, anzi, si è addirittura passati al piccolo schermo. E a noi questa cosa non può che piacere dato che l’addiction da serie tv è uno dei morbi più diffusi sul pianeta assieme al raffreddore.
Recenti telefilm come Arrow (ispirato a Green Arrow di DC comics) e Agents of S.H.I.E.L.D. (che si riaggancia agli eventi narrati nei film The Avengers ), molto apprezzati specialmente dal pubblico americano, ci dimostrano che dare vita al fumetto sul piccolo schermo è possibile, anche con bei risultati.
Ma quando il videogioco batte il telefilm?
The Walking Dead e C’era una volta
Citiamo altri due telefilm particolarmente apprezzati non solo in U.S.A. ma anche qui in Italia: The Walking Dead e C’era una volta (Once upon a time nella versione originale, ricomiciato ieri in prima serata su FOX), li conosciamo tutti no?
Anche questi sono telefilm tratti da due fumetti, il primo dall’omonimo The Walking Dead di Robert Kirkman, edito da Image Comics, e l’altro è liberamente ispirato (visto che non ci sia mai stata nessuna connessione ufficiale all’opera cartacea) a Fables di Bill Willingham, prodotto da Vertigo (una branca di DC COMICS).
I videogiochi in questione, tratti dalle medesime opere a cui si rifanno i telefilm, sono l’omonimo The Walking Dead e The Wolf Among Us (letteralmente “il lupo tra di noi”). Entrambi i titoli sono stati prodotti dalla casa produttrice Telltale Games, la quale non solo ha dimostrato grande maestria nel saper trattare le due opere, ma ha anche dimostrato ai videogiocatori che i videogiochi possono seguire il format di pubblicazione delle serie tv, dato che tutti i titoli Telltale vengono pubblicati ad episodi.
Per quanto riguarda The Walking Dead, ciò che non ho mai apprezzato del telefilm sugli zombi più amato di sempre sono le profonde differenze tra il telefilm (che ho abbandonato per noia a metà della terza stagione) e il fumetto: non ne ho mai capito il senso, e pensare che il produttore esecutivo della serie è lo stesso Kirkman.
Preferisco di gran lunga l’approccio di Telltale che propone una storia inedita e parallela ai fatti narrati nel fumetto e nel telefilm, pur non perdendo le caratteristiche essenziali e il messaggio primario dell’opera: i veri mostri sono i sopravvisuti, non gli zombie.
Discorso diverso va fatto per The Wolf Among Us.
Fables racconta la storia dei personaggi delle fiabe che, costretti ad abbandonare il loro regno, si sono rifugiati a New York: una storia narrativamente molto simile ma ben diversa nei toni, decisamente troppo melensi e lagnosi in C’era una volta, ed è forse questo uno dei tanti motivi per cui, nonostante la notevole somiglianza, non sono mai volate cause legali ma solo tante accuse di plagio da parte dei fan.
Cavalcando lo scontento di chi il fumetto l’ha letto e non ha digerito molto queste somiglianze, Telltale, in collaborazione con lo stesso Willingham, ne ha creato un’incredibile versione videoludica. La storia ci vede nei panni di Bigby Wolf (uno dei personaggi principali anche del fumetto), al secolo il Lupo Cattivo, che nel mondo reale è diventato lo sceriffo che vigila sulle altre fiabe. L’atmosfera è quella di un thriller noire di stampo classico… ma con le fiabe, dove non si risparmiano battute ciniche, gli atteggiamenti da sbirro del protagonista (se buono o cattivo siete voi a deciderlo) e una buona dose di violenza, che però non sfora oltre quello che il noire chiede.
Se la serie tv di The walking Dead aveva perso lo smalto all’inizio della terza stagione e C’era una volta non l’avrei mai guardato neanche sotto tortura, le trasposizioni videoludiche di queste due storia mi hanno avvicinato di più a queste due opere, spingendomi soprattutto a leggere le storie originali, che secondo me, prima di mettersi davanti alla tv è sempre la soluzione migliore.
Ma l’industria dei videogiochi non si ferma qui e l’ambizione sale esponenzialmente.
Telefilm e videogioco: una cosa sola
È il caso di Defiance, un telefilm fantascientifico in onda in America su SyFy( stessa emittente di Continuum ed Helix): oltre al telefilm con il medesimo titolo è stato realizzato un gioco online in stretta simbiosi proprio con la serie tv tanto che gli eventi narrati nel telefilm sono le conseguenze di ciò che i giocatori fanno accadere nel mondo videoludico. “Watch the show. Play the game. Change the World”, uno slogan che non lascia interpretazioni!
Un altro esempio interessante è l’attesissimo (e quindi non ancora uscito) Quantum Break, definito da molti “il videogioco con il telefilm dentro”. Acquistando il videogioco al suo interno sarà contenuta la prima stagione del telefilm: alla fine di ogni fase superata del gioco sarà sbloccato un episodio della serie tv dove vedremo ripercuotersi le scelte fatte durante la sessione di gioco, e viceversa, gli episodi forniranno importanti indizi sul proseguimento dell’azione interattiva.
E voi Fanciulle siete più legate ai personaggi delle serie tv o alle pagine dei libri e fumetti da cui le serie tv vengono tratte? E cosa ne pensate dell’evoluzione dei format di intrattenimento?
Ah, per chi non lo sapesse, il prossimo progetto di Telltale è una collaborazione con HBO per portare le storie delle terre di Westeros sulle nostre console.
Brace yourself: Game of Thrones videogame is coming.
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