Huawei perde la licenza Android
Google toglie la licenza Android a Huawei, ecco cosa succede adesso.
Grandi novità (tutt’altro che positive) in arrivo per i possessori di smartphone Huawei (e del suo marchio Honor). Nella giornata di ieri Google ha annunciato che i dispositivi prodotti dall’azienda cinese non riceveranno più gli aggiornamenti di casa Google.
Cosa vuol dire? Che nei prossimi mesi gli aggiornamenti di alcune app molto usate di casa Google come YouTube, Gmail e le Mappe non saranno più disponibili per gli smartphone Huawei. Non è chiaro se in futuro diventeranno del tutto inaccessibili. Quel che è certo è che esiste anche una versione open source di Android, in cui non c’è il “contributo” di Google, che può essere scaricata gratuitamente e installata su qualsiasi smartphone compatibile. Ma nel pacchetto di app non ci sono quelle di Google e gli esperti affermano che si tratta di un sistema più complesso da utilizzare.
Il motivo che sta alla base di questa novità shock risiede nella lunga guerra commerciale che da mesi stanno combattendo Stati Uniti e Cina. I cellulari Huawei non erano in vendita negli USA da tempo. Ma da qui ad arrivare alla sospensione dei servizi Google a livello globale ce ne passa. La prossima grande novità tecnologica nel mondo sempre più connesso a Internet e sempre più ricco di dispositivi mobili si chiama 5G. Huawei non ha mai nascosto di puntare moltissimo proprio su questo mercato che a breve conoscerà una crescita enorme. E non ha mai nemmeno nascosto di voler diventare la casa produttrice di cellulari numero uno al mondo. Al momento il gradino più alto del podio è occupato da Samsung, ma la crescita conosciuta negli ultimi cinque anni dal colosso cinese è oggettivamente spaventosa.
Con la novità di ieri, però, potrebbe anche arrivare una brusca frenata e, nel peggiore dei casi, un crollo verticale. Molti potenziali utenti potrebbero venire scoraggiati dall’impossibilità di utilizzare app popolari come Gmail, YouTube e le Mappe. Se per queste ultime le alternative sono abbondanti, lo stesso non si può dire di YouTube, un sito che raccoglie miliardi di video e che – a parte Facebook – non ha rivali. Non mancano ugualmente le alternative a Gmail, anche se molti, comprando uno smartphone Android, hanno ormai scelto il servizio mail di Google come quello preferito e potrebbero essere restii al cambiamento.