I 15 videogiochi anni '90 da rigiocare subito!
Se penso agli anni novanta ripenso alla mia fanciullezza: i giochi con i migliori amici e mio fratello, i Backstreet Boys, Sailor Moon e il mio adorato Dolce Forno...
… Ma gli anni novanta sono stati anche il momento in cui ho conosciuto i videogiochi, il mio periodo di formazione come gamer.
Eccovi quindi una lista di giochi assolutamente imperdibili dell’epoca, alcuni giocati ai tempi e altri recuperati in seguito, che tutti almeno una volta nella vita abbiamo visto e/o giocato e che ogni tanto andrebbero rispolverati!
The Secret of Monkey Island (1990)
Il decennio si apre con uno dei più grandi capolavori della storia videoludica. Creato da Ron Gilbert e prodotto dall’ormai defunta LucasArts, Monkey Island viene ricordato con affetto dai giocatori. Avendo la stessa età di questo gioco ho dovuto recuperare l’esperienza a posteriori costatando che questo titolo rimane una perla senza età.
Sonic the Hedgehog (1991)
Sonic rappresenta per me il punto di partenza della mia carriera e lo provai per la prima volta all’età di cinque anni giocando al terzo capitolo. Il colore e l’allegria che trasmette Sonic è incredibile e questo è uno di quei titoli che almeno una volta all’anno gioco dopo aver tirato giù dalla soffitta il mio Sega Megadrive. Sono talmente affezionata a questo gioco che le colonne sonore dei miei livelli preferiti sono diventate le suonerie del mio cellulare.
Assolutamente imperdibile.
Street Fighter 2 (1991)
Principe dei cabinati, tutti almeno una volta nella vita ci siamo fatti un giro con Street Fighter 2 (purtroppo non in sala giochi… quando essere giovani è una sfortuna!), uno dei picchiaduro più amati della storia tanto da essere il secondo titolo più venduto di Capcom e che assieme ad altri “colleghi” (come ad esempio Mortal Kombat) hanno fatto la storia del genere diventando icone sacre per i videogiocatori.
Doom (1993)
Non sono mai stata un’appassionata degli sparatutto in prima persona ma Doom è uno dei massimi esponenti del genere. E dico “uno dei” perché non si possono non citare anche Wolfenstein 3D (1992) e il successivo Quake (1996). Ammetto che forse non è un gioco da signorine ma se siete amanti della storia dei videogiochi e vi piace leggere recuperate Master of Doom, ottimo libro sulla storia di questo gioco.
Puzzle Bobble (1994)
Chi non ha mai giocato a Puzzle Bobble? Nonostante i draghetti Bub e Bob siano così carini e pucciosi il gioco talvolta era tutt’altro che simpatico visto che regolarmente, almeno una volta a partita, quella maledetta pallina finiva sempre nel posto sbagliato. Il primo gioco che comprai per Nintendo DS fu proprio Bust a Move (altro nome con cui la serie è famosa) e ad oggi è il titolo che ho giocato di più!
Tomb Raider (1996)
Cosa dovrei dire io, che sono cresciuta a pane e Tomb Raider? Nulla perché Tomb Raider parla per sé. Il gioco a mio parere più bello di sempre con il personaggio migliore che la storia dei videogiochi abbia mai visto… altro che Mario! Tomb Raider ha saputo essere un precursore dei tempi quando uscì e una fonte inesauribile di ispirazione per ciò che è venuto dopo, e Lara Croft rimane per me il modello femminile più forte a cui mi sia mai ispirata… oltre alla mamma, chiaro.
Final Fantasy VII (1997)
Altro genere di gioco per cui non faccio i salti di gioia è il gioco di ruolo giapponese, dove Final Fantasy è il re indiscusso. Eppure, per quanto non apprezzi, devo fare da parte il mio giudizio e dare voce alla moltitudine di giocatori, supportati dalla critica, che ancora oggi gridano al capolavoro perché Final Fantasy VII è oggettivamente il punto più alto a cui la saga sia mai arrivata.
Castlevania: Simphony of the Night (1997)
Io questo gioco ce l’avevo nella mia collezione. Poi mi hanno rubato la vecchia Play Station con all’interno Castlevania. Che sfiga.
Anche in questo caso, come per Final Fantasy, siamo di fronte ad uno dei capitoli più amati e riusciti della saga e, non a caso, IGN l’ha incluso al sedicesimo posto nella classifica “Top 100 Games of All Time”.
E a me l’hanno rubato.
Super Mario 64 (1997)
Pubblicato in Giappone nel 1996 ma arrivato in Italia solo un anno dopo, questo è il quinto titolo della serie con protagonista l’idraulico baffuto. È vero, io sono sempre stata per il team Sonic e da bambina avevo una Play Station e non una console Nintendo, ma in fondo stiamo parlando di un mostro sacro. Essendomi persa per strada il titolo ho recuperato giocando alla versione ampliata per Nintendo DS, titolo veramente bellissimo!
The Legend of Zelda: Ocarina of Time (1998)
Altro capolavoro targato Nintendo. È difficile dire con esattezza quale sia il capitolo di Zelda più bello: c’è chi dice A Link to the Past, io dico Twilight Princess, ma in ogni caso Ocarina rimane un pezzo di storia nel mondo dei videogiochi non indifferente.
Ah, e per chi non fosse esperta di videogiochi ricordate sempre questo mantra: Zelda è la principessa… non l’eroe protagonista!
Half Life (1998)
Quando gli esperimenti vanno storti. Il leit motiv della struttura di ricerca che per un esperimento non riuscito genera catastrofe e distruzione piace particolarmente a Valve, che si parli di alieni o intelligenze artificiali.
Half Life è un titolo molto importante nella storia dei videogiochi e particolarmente apprezzato da noi giocatori, tanto che ci sono alcuni di noi che sperano in un terzo capitolo… capito Valve?
Metal Gear Solid (1999)
Siamo agli sgoccioli, gli anni novanta sono quasi finiti ma abbiamo ancora qualche capolavoro di cui parlare, Metal Gear Solid ad esempio. Partorito dalla brillante mente di Hideo Kojima, MGS è un titolo amatissimo dai giocatori e la saga è tutt’ora viva e vegeta e seguitissima dai fan… con alti e bassi, recentemente più bassi che alti. Però questo non ci fa assolutamente dimenticare la bellezza di questo titolo che rimane, come tutti i suoi colleghi nell’articolo, un’altra pietra miliare della storia.
Pokemon Blu e Rosso (1999)
Mentre con il mio Game Boy giocavo ancora con Tetris e Tamagochi i miei compagni delle elementari si scambiavano i Pokémon che collezionavano. Per quanto da bambina amassi molto il cartone non ho mai posseduto uno gioco di Pokémon per GamBoy… e questo farà sembrare, a chi invece da bambino l’aveva, la mia infanzia tristissima. Vi posso assicurare che non è così ma sono certa che coloro che l’hanno giocato da bambini non possono immaginare la propria infanzia senza! La cosa che mi fa sorridere oggi è che i maggiori acquirenti dei titoli Pokémon sono proprio quei ragazzi che da bambini si scambiavano i Pokémon nell’intervallo… quindi che dire? Gotta catch’ em all!
Crash Bandiccot III Warped vs. Spyro II Gateway to Glimmer (1998 – 1999)
Quando ho stilato (con enorme difficoltà) la lista di giochi per l’articolo mi sono imbattuta in queste due immancabili saghe della mia infanzia… ma quale mettere? La risposta è che non si può scegliere tra il marsupiale arancione Crash e il draghetto Spyro, quindi ho scelto i massimi esponenti per entrambe le saghe (ovvero i miei preferiti) e ho messo un bel versus, così sarete voi a scegliere cos’è meglio!
Quindi pelo o squame? Wumpa fruit o gemme? Maschere o libellule?
Resident Evil vs. Silent Hill (1996 – 1999)
E giungiamo alla fine, anche qui con un bello scontro perché non si può citare Resident Evil senza Silent Hill. Due giochi che hanno tanti punti in comune, come aver rivoluzionato per sempre il genere horror nei videogiochi o avere dei pessimi remake cinematografici (anche se forse il primo film di Silent Hill si salva).
Sarà che zombie sono un must della cultura horror e Resident Evil ha saputo, nel corso degli anni, raccontarci attraverso grandi titoli una bella storia… ma avete mai provato a guidare di notte nella nebbia?
Io Fanciulle vi aspetto questa settimana per un nuovo appuntamento del giovedì!
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