Il galateo sui social network: cose da fare (e da evitare)

Social network e galateo: esiste un modello di comportamento? Secondo me sì: ve lo racconto nell'articolo!

C’era una volta l’educazione, ovvero il buon senso di comportarsi in modo adeguato (e con garbo) in ogni situazione della vita. Che la si chiami galateo, o etichetta, poco importa: la base rimane sempre quella, ovvero il rispetto. Con l’arrivo del web è arrivata la netiquette: regole di buon comportamento da tenere su Internet, negli spazi “comuni”. Una volta c’erano i forum, adesso ci sono i social network, ma la logica non cambia: certe cose, sul web, come nella vita, sono vietate, non accettabili, poco carine (e si rischia di entrare nella rosa degli utenti da evitare assolutamente!). Insomma, il galateo dei social è vivo, lotta insieme a noi e tutti faremmo bene a seguirlo, per evitare incidenti diplomatici o, peggio, di essere snobbati da tutti. Quali sono queste regole (secondo me e soprattutto secondo il buonsenso)?

La netiquette sui social. Fonte: webnews.it
La netiquette sui social. Fonte: webnews.it

Il saluto non si nega a nessuno

Partiamo dalle basi: il saluto. Può sembrare banale, ma anche sui social salutare i nuovi arrivati è un ottimo punto di partenza per farsi ben volere. Se ricevete milioni di richieste di amicizia al giorno oppure siete bersagliati di nuovi follower potete concedervi un saluto comunitario, ma visto che la media a settimana è bassissima, soprattutto su Fb (a meno che non siate particolarmente visibili sul web), potete pensare a dei saluti personalizzati, magari un Dm o un messaggio privato, o un semplice tweet di benvenuto. Su Instagram invece i nuovi follower di solito non si salutano direttamente, ma si può ricambiare la cortesia andando a visitare la galleria e, se gli scatti rientrano nei nostri gusti, mettere qualche Like e magari ricambiare, seguendo a nostra volta l’utente. Su Instagram in particolare, se vi rendete conto che un utente ha messo il cuoricino di Like su molte delle vostre foto, si usa, a mò di ringraziamento, fare uno screenshot della pagina di notifiche, postarla sul proprio profilo e ringraziare con una mention. Non è obbligatorio (si può anche semplicemente ringraziare con un messaggio, o con un follow e like back) ma è carino!

Non esagerare con i messaggi privati di Facebook

In due parole: non stalkerate. Se dovete chiedere a tutti i costi una cosa importantissima a uno dei vostri amici o follower e lui proprio in quel momento non è online, per carità, non tormentatelo. Inviare seicento “Hey, ci sei?” o ancora “Ma che stai facendo?” in chat su Fb quando è evidente che quella persona non può (o non vuole) rispondervi è inutile e irritante. In più, adesso è possibile vedere quando una persona ha visualizzato il messaggio, ed è controproducente: se lo ha visto e non ha risposto, o è impegnato e lo farà appena può, oppure facciamoci due domande. Il discorso vale anche per Twitter: l’insistenza non è una gran cosa, ovunque.

Netiquette sui social network. Fonte: trool.it
Netiquette sui social network. Fonte: trool.it

“Ciao, mi segui?”

L’elemosina social è uno dei grandi drammi del nostro secolo. Soprattutto da quando i vip hanno sdoganato la loro presenza virtuale, rendendo pubblici i loro profili e aggiornamenti, è tutto un fiorire di commenti a tema “Seguimi, ti prego!” o ancora “Faccio collane con le perline, mi metti Like?” oppure “Ti vorrei mandare la maglietta che ho creato con le mie mani, mi dai il tuo indirizzo di casa?“. Insomma, diciamocelo: se vi rivolgete ai vip, quelli non vi risponderanno. E non vi risponderanno perché non vi leggono, o non gli interessa, e delle vostre collanine non sanno che farsene. Se invece vi rivolgete a persone normali, il discorso di base resta: non è carino chiedere di essere seguiti. Se siete interessanti, avrete dei follower, se fate delle belle foto avrete dei cuori su Instagram e se scrivete cose intelligenti dei Like su Facebook. Non inviate articoli che scrivete in mail per chiedere la condivisione, non commentate sotto i post di altri con link a cose che vi riguardano, non siate autoreferenziali: non paga, mai!

La polemica è cosa buona e giusta, ma…

Se di lavoro fate l’amico polemico che sui social ne ha per tutti, innanzitutto, calmatevi. In secondo luogo, non tutto merita una riflessione. Terzo, se vi piace accendere quello che in gergo si chiama flame, ovvero una fiamma su un argomento a vostra scelta che dovete assolutamente smontare, sappiate che, a meno di non battervi per una causa che merita davvero, sarete mal visti da metà dei vostri amici: quelli a cui non frega nulla della vostra battaglia, quelli che avete chiamato in causa e non avrebbero mai voluto far parte della vostra “squadra”, quelli che di solito leggono i vostri aggiornamenti ma ne hanno abbastanza di voi. Insomma, la miccia si accende solo se la guerra è condivisibile, se avete le prove, se siete abbastanza carismatici da prendere la leadership. Altrimenti, abbasso la polemica!

Non ci sono regole, solo buon senso!

In buona sostanza, come si diceva all’inizio, non esistono delle vere e proprie regole per la vostra permanenza sui social, solo buonsenso. Se vi sembra di aver esagerato, o che qualcuno stia esagerando con voi, probabilmente è davvero così. Come comportarsi in entrambi i casi? Se siete le vittime, nascondere i propri aggiornamenti all’utente incriminato, ignorarlo per un po’ e prenderlo da parte per dirgli di smetterla è la strada migliore. E se siete voi gli entusiasti dei social? Leggete questa guida: se vi ritrovate in almeno una delle descrizioni sopra, siete ancora in tempo per cambiare…