Instagram: quattro (pessimi) modi di usarlo
Quatto (pessimi) modi di usare Instagram. Scoprili nell'articolo (ed evitali)!
Instagram è per me un mondo meraviglioso. Osservo i trend fashion e le tendenze food con l’occhio sorpreso ed entusiasta di chi sa di trovarsi davanti a un fenomeno stupendo e ricco di sfumature. Ma attenzione: come per Twitter, anche su IG ci sono delle mosse false che, da fine analista quale sono, sto notando sempre di più, come una piaga, come un’epidemia. Pronti?!
Faccio le collanine, le vuoi?
Questa è una piaga vera e propria. Soprattutto le IG star sono bersagliate da un gruppo entusiasta di ragazzine amanti dell’homemade che desiderano fortemente piazzare le loro collanine e i loro braccialetti ai polsi di Belen, o della youtubers super seguita. Ed è tutto un fioccare di: “Mi mandi il tuo indirizzo, che ti mando la cavigliera creata con le mie mani?” e tu stai lì a pensare che no, non la voglio la tua cavigliera e non la vuole neanche Belen, per cui mollami! Mossa falsissima che vi getta direttamente nell’inferno degli spammer.
"Ciao, mi aiuti a far crescere la pagina?"
Questo paragrafo dedicato alla piaga più piaga che ci sia si esaurirebbe tranquillamente con una parola: No. Innanzitutto, a che pagina ti riferisci? Perché qui siamo su Instagram, non su Facebook, e se pensi che venderai qualcosa elemosinando un Follow ti sbagli di grosso. L’avevo già detto che la risposta è NO?
"Di che marca è la t-shirt, le pantofole, la scrivania?"
Tutte le fashion blogger lo sanno: se indossi capi griffati o comunque particolari e sei seguita per questo, le domande sul look sono d’ordinaria amministrazione. Quindi niente di male a chiedere di che marca è il cappello, ma entriamo nella fascia del “E mollami!” se le domande entrano nello specifico. Tipo: “Ma di che marca è il copridivano del tuo salotto?” oppure “Mi dici dove hai comprato il porta-posate che vedo nella foto?” o ancora “Dove posso comprare anche io le tue sopracciglia?”. Insomma, calmiamoci tutti. Intanto, se una blogger è in gamba, vi scrive già nel testo della sua foto di che marca è il suo outfit. Se proprio volete indagare la taglia di intimo, evitate, per carità, di farlo su IG e fatevi due domande se nessuno vi risponderà.
I folli con account folli
Il mio preferito è l’adoratore dei piedi, un tizio che ama i piedi, appunto, e se ne va in giro a stalkerare tutte, dalle vip a me che di vip non ho proprio nulla. Non sia mai che becchi foto di alluci o caviglie: il pervertito di IG mi impazzisce e parte con le dichiarazioni d’amore (ai piedi o ad altre parti del corpo strane). In pratica: se avete una perversione niente di male, ma lasciatela in camera da letto, o comunque negli appositi spazi del web dedicati alla vostra passione.
I video: se non sai farli, evitali
La conclusione di questo articolo dedicato alle mosse false da non fare per non essere odiati da tutta la community di igers del mondo è dedicata ai video. Vi avevo già detto che, se non sapete farli, è meglio evitarli del tutto (e io infatti sono la prima a non aver ancora postato nulla del genere, ché ho la mano tremula e un cattivissimo gusto) ma qui aggiungerò un dettaglio: non fatevi riprendere mentre vi sbiancate i denti, o fate cose estremamente private. Neanche se siete Belen.