Se il Diario di Facebook proprio non ti va giù…
...c'è una soluzione per te: si chiama Social Fixer!
Da quando il Diario (o Timeline, che dir si voglia) è arrivato su Facebook, tanti sono stati i commenti a riguardo: chi lo ama, chi lo odia, chi l’ha accolto con indifferenza e chi ancora – come nel mio caso – ha deciso di non passare a questa nuova versione. Ma – perchè c’è sempre un “ma” – tra poco non sarà più una mera questione di scelte: il diario arriverà per tutti.
In rete spopolano già tantissimi modi per tornare (più o meno) alla “vecchia” versione, che in tanti trovano più facile da gestire; nel marasma informatico, la soluzione che ho preferito (e di cui ti parlo ora) è questa!
Una buona soluzione!
Come suggerito da Lifehacker.com, lo strumento più semplice da utilizzare per riprendersi la visualizzazione alla quale ti eri abituata è Social Fixer, un tool downloadabile sul sito ufficiale e disponibile per tutti i browser, eccezion fatta per Internet Explorer.
Una volta installato il programma, nella propria home di Facebook comparirà una nuova icona, a forma di chiave inglese, e un relativo menù a tendina dove troverai “Social Fixer Options”; deselezionando tutte le opzioni qui presenti si “resetterà” la Timeline, nel senso che le sue nuove funzioni saranno disattivate (ma ovviamente basterà riselezionarle per far tornare tutto come da copione…).
Ancora un passo da fare: torna al Diario e seleziona le quattro voci “Display posts in a single column”, “Hide cover photos”, “Hide the friends box”, and “Hide maps of check-ins”. Dopo aver salvato, il Diario sarà stato epurato da tutti quegli orpelli distraenti e tu potrai muoverti nella tua pagina personale in piena libertà. La cosa senza dubbio migliore è che Social Fixer non modifica integralmente il profilo, ma modifica la forma in cui tu – e solo tu – lo visualizzi: tutti i tuoi contatti continueranno a visualizzare la tua pagina sotto forma di Diario completo in ogni sua opzione… in poche parole, hai cambiato solo il modo di visualizzare il tuo profilo.
Una soluzione che mette d’accordo un po’ tutti, ti pare?