Sotto il casco con Ilaria Barbotti
Ilary Fish Eye ci parla di sé e della community italiana degli Instagramers
Parlaci di te: chi sei? Cosa fai?
Sono Ilaria Barbotti, ormai Ilary Fish Eye nella rete. Lavoro nel mondo della pubblicità da 4 anni, dopo esperienze e studi post universitari di marketing e comunicazione. Da un anno sono immersa nel mondo di Instagram prima e social media poi. Oggi mi occupo di social media e community engagement con passione e impegno soprattutto per la fantastica community di Instagramers Italia. Amo la fotografia rubata, scattata per strada, la moda, l’arte, il cibo e il vino.
Raccontaci come è nata questa community e quali sono gli obiettivi alla base di Instagramers italia?
La community nasce ad Aprile 2011 da un mio spunto: dopo un mese di intenso utilizzo di Instagram, decido di creare l’account @igersITALIA (in Italia, allora, non ce n’era nessuno). Nel giro di pochissimi mesi si sono accodati tantissimi gruppi locali e ancora oggi arrivano continue richieste di aprire gruppi in varie città d’Italia (anche se ci fermiamo alle province).
La cosa bella e che mi affascina è che alcuni gruppi sono stra-attivi e organizzano eventi coinvolgendo location e aziende anche prestigiose nella propria città con grande entusiasmo e seguito (igersbologna, igerstorino, igersmilano, igerspiceni, igersmodena, igerscatania).
Quali sono le iniziative da voi promosse?
Gli eventi più diffusi sono i challenge che nascono su Instagram e spesso hanno un risvolto fisico, cioè ci si incontra di persona per conoscersi e passare un paio d’ore insieme. Lo stesso spirito c’è dietro agli Instameet e Instawalk che avvengono nella città e coinvolgono tanti igers, con un itinerario, alcune “prove”, tante fotografie e a volte anche qualche premiazione di aziende che ci supportano.
Facci una panoramica degli Instagramers italiani.
Come dicevo prima i gruppi sono variegati ed eterogenei, alcuni sono attivissimi, altri meno, sicuramente il maggior coinvolgimento è su Instagram: qui sono nate vere e proprie relazioni anche di amicizia e stima tra vari igers italiani e non. Non a caso ad oggi sono state fatte molte mostre fotografiche di igers che si sono conosciuti on line. E comunque il senso di appartenenza al gruppo, alla propria città rimane sempre abbastanza alto.
Come pensi che si evolverà da qui ai prossimi anni il movimento di Instagramers Italia?
Le idee sono tante e c’è molto entusiasmo e interesse intorno alla app e alla nostra community che è ad oggi l’unica che aggrega gli igers e crea eventi anche di un certo livello (vedi milano nel settembre del 2011 e venezia nel novembre del 2011 sulla pagina Facebook instagramers italy) a cui è piacevole partecipare anche se non sei fissato con Instagram. Molte aziende hanno dimostrato e dimostrano il loro interesse ad essere presenti su Instagram e ci contattano per avere sostegno e aiuto nel creare coinvolgimento su questo social. Posso aggiungere che il successo della community instagramers è strettamente collegato al grande successo di Instagram ma comunque il secondo fattore fondamentale della community sono – come sempre per me – le singole persone che hanno deciso di gestire un gruppo locale. Infatti dove i local manager sono più attivi, coinvolgenti e appassionati, hanno un gruppo di followers “agguerritissimo” e sempre presente che li segue con trasporto in ogni nuova iniziativa.
Se potessi chiedere di sviluppare ulteriormente Instagram, cosa vorresti in più?
Mi piacerebbe che fosse migliorato l’algoritmo per l’ingresso sui popular (ad oggi il livello delle foto che entrano è molto basso e gli igers non condividono questa modalità) e anche il livello dei filtri è abbastanza peggiorato.
È nato prima il tuo amore per Instagram o è l’ultima evoluzione della tua passione per la fotografia?
L’amore per Instagram è stato istintivo e “vorace” da subito. La mia passione per la fotografia mi ha sicuramente spinto a conoscere il mondo iphoneography e streetography, che comunque mi intriga molto. Certo ad oggi l’uso dell’iPhone è inflazionato e tutti fanno delle foto discrete con mezzi e app ormai alla portata di chiunque. Io apprezzo molto chi si distingue dalla massa… cosa diventata molto difficile.
Grazie Ilary Fish Eye!