San Francisco: 10 cose da vedere

San Francisco è stata la tappa finale del mio viaggio negli Stati Uniti Occidentali. So long, USA...

So long, USA. Arrivederci, Stati Uniti. San Francisco non è stata soltanto l’ultima tappa di un viaggio di 20 giorni sulla West Coast: quel viaggio, per me, chiudeva un periodo di 2 anni in cui ho vissuto e lavorato negli States. San Francisco, quindi, la porto nel cuore come l’happy ending della mia bella, irripetibile favola americana.

Golden Gate

La prima cosa che vuoi vedere a San Francisco è il simbolo della città, il Golden Gate. Questo ponte costruito nel 1937 è una meraviglia di ingegneria lungo quasi 2 miglia e rende la baia, già naturalmente bellissima, inconfondibile. Il Golden Gate è percorribile a piedi lungo il lato pedonale, se lo si percorre in automobile è d’obblico una sosta all’uscita a nord del ponte al Vista Point per ammirare il panorama.

Golden Gate Bridge
Golden Gate Bridge
Golden Gate Bridge
Golden Gate Bridge

North Beach

È il quartiere italiano di San Francisco, pieno di locali e ristoranti tra cui il famoso Caffè Trieste. In cima a Telegraph Hill si trova la Coit Tower che offre una vista a 360° su San Francisco e sulla baia. Purtroppo da dietro un vetro.

San Francisco
San Francisco
Coit Tower
Coit Tower

Chinatown

Solo a San Francisco ho mangiato la vera cucina cinese, scoprendola molto più gustosa di quella assaggiata nei ristoranti cinesi di tante altre città. Il quartiere cinese di San Francisco è il più grande del mondo fuori dalla Cina ed è delimitato dal Chinatown Gate, una porta a forma di pagoda. Non propriamente sobria ma suggestiva.

Castro

È il quartiere dove risiedono le comunità gay, da sempre molto attive a San Francisco per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali (basti pensare ad Harvey Milk e alle sue battaglie). Il cuore di Castro è il suo teatro risalente agli anni 20.

Mission

È il quartiere messicano e mantiene un’anima latina, caliente e colorata. L’edificio più antico del quartiere è Mission Dolores, in Dolores Street. Mission è famoso per i suoi negozi dell’usato (dall’abbigliamento ai libri) e per la sua movida.

Fisherman’s Wharf

Altro simbolo di San Francisco, il Fisherman’s Wharf è stato l’epicentro della vita commerciale di San Francisco per decenni prima di diventare il cuore turistico di San Francisco. Troppo turistico. Farci un salto è d’obbligo, magari ad ora di pranzo per una crab chowder o un fish and chips al Pier 39 e per un saluto ai leoni marini.

Marina Green

Ecco, questo è il posto che ho amato di più a San Francisco. Ci siamo arrivati al tramonto, tra studenti che facevano jogging e donne che portavano il cane a correre in spiaggia. Tra la riva e il Golden Gate, le vele dei kite surfer si agitavano in cielo. Mozzafiato.

Marina Green
Marina Green
Golden Gate Bridge
Golden Gate Bridge

Japanese Tea Garden

Non sono mai stata in Giappone ma ne ho avuto un assaggio al Japanese Tea Garden (ve ne ha già parlato Nhaima qui). L’ingresso costa solo $2 e dà accesso ad un giardino giapponese fatto di statue, pagode e ponti. Incantevole.

Japanese Tea Garden
Japanese Tea Garden
Japanese Tea Garden
Japanese Tea Garden
Japanese Tea Garden
Japanese Tea Garden

Alcatraz

Vale la pena di andare ad Alcatraz se non altro per la vista che si ha della baia e di San Francisco dal traghetto e dalla riva dell’isola. La prigione di massima sicurezza è diventata un museo molto ben organizzato, l’esperienza che si vive rende molto bene l’idea di ciò che doveva voler dire essere detenuto ad Alcatraz oppure lavorare nel carcere e dover vivere sull’isola con la propria famiglia. La visita ad Alcatraz costa $28 ed è prenotabile online.

Alcatraz
Alcatraz
San Francisco
San Francisco

Muir Woods

Prima di lasciare la baia di San Francisco vale la pena andare a Muir Woods, il bellissimo bosco di sequoie sempre verdi. Gli alberi sono altissimi (fino a 115 mt) e secolari, i più vecchi hanno 1200 anni.

Muir Woods
Muir Woods

È qui che ho salutato gli USA e i due anni più belli della mia vita, ma per un viaggio che finisce ce n’è sempre un altro che inizia, let’s go get lost