Alla scoperta dello Yucatan e di Chiapas – Itinerario di viaggio di 2 settimane in Messico
Mare dei Caraibi e siti maya, un viaggio tra cultura e mare. Alla scoperta dello Yucatan, in Messico con un salto nello splendido Chiapas
L’errata convinzione che un luogo turistico non valga la pena essere visitato porta spesso a credere che lo splendido Yucatan, in Messico, sia una zona fatta solo di resorts in cui poltrire tutto il giorno sdraiati su un lettino in spiaggia sorseggiando cocktail con tanto di ombrellino e null’altro.
Anche io avevo questa convinzione sino a quando, lasciando la regione di Chiapas, con un bus notturno da Palenque ho raggiunto Bacalar.
Non ci è voluto molto a capire che mi trovavo in una regione di questo colorato Paese la cui varietà di scenari è intrisa di storia e splendide rovine che raccontano di culture in qualche modo ancora vive nel Paese.
Il Messico è luogo ideale per un viaggio fatto di relax, cultura, divertimento e scoperta avventurosa.
Due settimane nello Yucatan
Le strade dello Yucatan e le connessioni tra le principali destinazioni sono piuttosto buone, così da poter permettere la creazione di un itinerario di viaggio articolato e completo dell’intera penisola. Se ci si muove in senso antiorario si avrà modo di dedicare gli ultimi giorni al mare e concludere quindi con il meglio del meglio del Paese ovvero lo splendido mare dei Caraibi che dal mio punto di vista rimane il più bello del mondo.
L’ideale sarebbe noleggiare un’auto in modo tale da poter coprire distanze superiori che se si viaggiasse in autobus con mezzi pubblici e guadagnare tempo sulle attività.
Giorno 1 – Riserva della Biosfera Ria Lagartos, Ek Balam e Valladolid
Una volta atterrati a Cancun dirigersi a Ria Lagartos nella punta settentrionale della penisola. Questa zona è stata dichiarata Riserva Speciale della Biosfera nel 1979, i suoi 60.000 ettari protetti ospitano la popolazione di fenicotteri più grande del Messico, che vanta circa 40.000 esemplari. Oltre i fenicotteri rosa qui si possono ammirare pellicani, aquile e altre specie di uccelli.
Proseguire verso sud e dirigersi alle rovine di Ek Balam, luogo noto per la porta sacra splendidamente scolpita sulla piramide più alta dello Yucatán settentrionale. Pernottare a Valladolid, che in lingua maya significa giaguaro nero.
Giorno 2 – Cenote Dzitnup & Chichén Itzá
Poco dopo aver lasciato Valladolid proseguire sulla vecchia strada fermandosi allo splendido Cenote Dzitnup. I cenotes, di cui è ricca la penisola, sono delle formazioni naturali geologiche dovute a un suolo molto poroso collassate improvvisamente. Le acque del sottosuolo formano così dei laghi sotto la terra dove è ovviamente possibile, anzi obbligatorio, fare il bagno.
Proseguire per le affascinanti e grandiosi rovine di Chichén Itzá.
Giorno 3 – Izamal e Mérida
Tempo di dirigersi verso il nord della penisola e raggiungere Izamal chiamata la Città Gialla, nome dovuto al colore dei suoi palazzi ma anche Città delle Colline, che più che colline vere e proprie sono probabilmente resti di piramidi ormai sepolte.
Proseguire poi per Mérida, il centro culturale della regione e caratterizzata da vecchi edifici con più di 500 anni e costruita sulle rovine di una località maya chiamata Ichcaansihó che in lingua maya significa “cinque colline”.
Giorno 4 – Celestún & Uxmal
Da Mérida partire per la Riserva della Biosfera Ría Celestún, un’altra area protetta e sito UNESCO, situato nella fascia costiera nord-est della penisola, tra lo Stato di Campeche e lo Yucatan.
Proseguire verso sud per raggiungere le splendide rovine Maya di Uxmal. Il cammino per Uxmal se fatto in macchina farà attraversare piccoli villaggi maya, fatiscenti haciendas spagnole, e numerosi reperti archeologici. Vale la pena visitare le rovine la mattina presto quando le temperature si abbassano.
Giorno 5 – Campeche
Campeche è la città murata meglio conservata nelle Americhe al punto da essere stata dichiarata sito Patrimonio dell’Umanità nel 2000, grazie alle splendide stradine che si districano per la città, gli edifici di epoca coloniale e dipinti in colori pastello. Questa città fu sede dell’antica cultura Maya tant’è che da qui si possono visitare molte rovine tra cui Calakmul, Chicanná, Becan, Edzna, Xpujil, Hormiguero, Balamku, El Tigre.
La regione di Campeche è la destinazione ideale per chi vuole fuggire dalle masse dei turisti e ama il mare, non più i Caraibi ma il golfo del Messico stavolta.
Giorni 6, 7 e 8 – Palenque e San Cristóbal de las Casas
Il percorso da Campeche a Palenque è lungo ma stiamo per addentrarci nel cuore maya e più rustico del Paese. Un tripudio di bellezze naturali e cultura antica.
Prima di raggiungere la splendida città coloniale San Cristobal de Las Casas ci si ferma a Palenque dove visitare le magnifiche piramidi qui e se si desidera le rovine di Bonampak e Yaxchilán, il giorno successivo prima di dirigersi a San Cristóbal de las Casas. Oltre a perdersi per lo splendido centro della città vale assolutamente la pena visitare le affascinanti comunità maya di San Juan Chamula e Zinacantán (per queste è consigliato andare con una guida locale).
Giorno 9, 10 – Calakmul , Xpujil e il Río Bec Ruins
Lasciare San Cristóbal alle proprie spalle per raggiungere la Riserva della Biosfera di Calakmul. Un lungo ed affascinante viaggio attraverso Escárcega a Xpujil e le rovine della zona del Río Bec. Rovine vicine e di facile accesso sono: Xpujil, Chicanná e Becán. Le rovine di Calakmul sono probabilmente le più misteriose come anche le più difficili da raggiungere di tutto lo Yucatán.
Giorno 11 – Laguna Bacalar
Xpujil segna il giro di boa di questo nostro viaggio, si torna nello Yucatan ma stavolta non siamo sul mare dei caraibi, anche se a dirla tutta sembra proprio l’opposto. La lugana dei sette colori, luogo unico nel mondo che ha appena cominciato ad essere una attrazione turistica. Per maggiori informazioni clicca qui.
Giorno 12 e 13 – Tulum
Raggiungiamo la più affascinanti delle città caraibiche del Messico caratterizzata dal noto complesso storico maya a strapiombo sul mare azzurro che più azzurro non si può.
A poca distanza da Tulum si trovano la Biosfera di Sian Ka’an, appena a sud della città e raggiungibile con taxi collettivo, degli splendidi cenotes e la spiaggia di Akumal, famosa per la numerosa popolazione di tartarughe marina tra le quali nuotare.
Giorno 14 – Puerto Morelos
Manca un giorno per la partenza ed è quindi tempo di riavvicinarsi a Cancun. Ma invece di tornare direttamente nella capitale perché non fermarsi a Puerto Morelos, una località balneare ad appena 31 km a sud di Cancun.
Tempo di lasciare il Messico e non tutto è stato visitato… a questo punto sono sicura che scatterà il famoso “tornerò”, c’è ancora tanto da fare e vedere, e questo Paese è troppo grande e complesso da poter essere liquidato in così poco tempo.
In alternativa a Chiapas in periodo di squali balena, tra maggio e settembre, vale la pena sostituire i tre giorni a Palenque e San Cristobal de Las Casas con Isla Holbox dove è possibile nuotare con il pesce più grande degli oceani.