Buenos Aires: cosa fare nella città argentina che non dorme mai
Articolo scritto da Sofia del blog thetrolleyfuxia
Patria del tango, delle empanadas, del dulce de leche, di Papa Francisco, della parrilla libre, del polo, del mate, di Mafalda… A me Buenos Aires piace ricordarla soprattutto come la patria delle libertà. Da quando sono atterrata all’aeroporto di Ezeiza, i primi di marzo 2013 per cominciare il mio secondo scambio universitario, non sapevo che mi aspettava il semestre più bello e spensierato della mia vita. Se adesso ripenso a quante volte sono stata vicinissima a rifiutare quest’opportunità – per paura di partire da sola, per comodità, per ignoranza della bellezza di questa città e dell’Argentina – mi rendo conto che quello sarebbe stato l’errore più grande che avrei potuto commettere… Solo dalle mosse coraggiose sono riuscita a vivere le migliori esperienze.
La capitale argentina è una città enorme. È composta da ben 48 quartieri (“barrios”), che con i loro 13 milioni di abitanti (considerando l’intera area metropolitana) si estendono sulla foce del Rio de la Plata sull’Oceano Atlantico, di fronte all’Uruguay. Avrete capito che amo le grandi metropoli! Nonostante io ami avventurarmi nei più piccoli e inesplorati villaggi, come base della vita di tutti i giorni ho bisogno di un posto che mi offra qualcosa di nuovo ogni giorno, pieno di gente da tutte le parti del mondo e del quale non posso stancarmi mai, e BA in questo è maestra. Ancora oggi sogno con ritornare lì, come Carlos Gardel cuando interpretava il suo famosissimo tango, evocando il sentimento nostalgico di chi per qualche ragione ha dovuto lasciare Buenos Aires: “Mi Buenos Aires querido….cuando yo te vuelva a ver no habrá más pena ni olvido“.
Ma andiamo alle cose pratiche: cosa fare a Buenos Aires? Il mio consiglio è di rimanerci per minimo una decina di giorni, altrimenti con il viaggio e tutti gli spostamenti, non si ha il tempo di assaporarla come si deve.
Plaza de Mayo (e il centro)
La piazza deriva il suo nome dalla rivoluzione di maggio del 1810, quando i porteños (gli abitanti di BA) si ribellarono al Viceregno del Rio de La Plata dipendente dal Regno di Spagna, e diedero inizio così al processo di indipendenza dell’intera nazione argentina. Ancora oggi, Plaza de Mayo ospita praticamente ogni giorno manifestazioni e proteste pacifiche di ogni tipo. Se capitate in una di queste, la congestione potrebbe essere parecchia, ma è comunque un evento folkloristico molto interessante. In questa piazza sono concentrati alcuni degli edifici di maggiore interesse: la Casa Rosada (che ospita la casa del governo), la banca nazionale (Banco de la Naciòn), il Cabildo, la Cattedrale. Lì siete nel pieno centro della città, potete facilmente muovervi verso Puerto Madero, verso l’Obelisco nella 9 de Julio, ecc.
Puerto Madero e la Reserva Ecologica de Buenos Aires
Uno dei quartieri più centrici della città, Puerto Madero era stato ideato come porto logistico di carico/scarico merci. Quel progetto iniziale è stato poi abbandonato ma alcune tracce sono rimaste: ad esempio i giganti e colorati ponti giratoi e i palazzi di mattoni rossi inizialmente costruiti rimangono lì, e fanno compagnia alle diverse torri residenziali e uffici costruiti più avanti, nonché agli ottimi ristoranti e locali. Camminando più in là, verso l’acqua, si arriva a una piccola oasi verde con pennacchi bianchi, dalla quale si vede una vista della città stupenda.
La Boca
Essendo verso il 1800 la zona della città con la maggiore entrata di barche, ospitò migliaia da immigrati italiani (per lo più genovesi) che gli diedero la fisionomia e i colori che oggi la caratterizzano. È un quartiere tutto colorato, con deliziosi baretti e mercatini con tangheri che ti afferrano per la strada e ti invitano a ballare. Fu il luogo d’origine delle storiche squadre porteñe Boca Juniors e River Plate, e oggi ospita lo stadio dei primi.
Recoleta
Quartiere in pieno stile belle époque europea, elegantissimo, ospita diverse attrazioni da non perdere. Tra queste, il cimitero di Recoleta, che più che un cimitero è un museo all’aria aperta, dove potrete andare a vedere la famosissima tomba di Evita Peron. Un’altra cosa che mi piace molto di Recoleta, è l’Ateneo, in Avenida Santa Fe. Si tratta di un ex-teatro convertito a biblioteca/libreria, dove potrete andare a passare un pomeriggio sfogliandovi un libro e bevendovi una tazza di Submarino (cioccolata fondente da fondere in un caldo bicchiere di latte) nel carinissimo bar, allestito su quello che una volta era il palco.
Palermo
È decisamente il mio quartiere preferito, quello che ho avuto la fortuna di vivere da vicino perché abitavo proprio lì! È sempre vivo, in stile chic/bohémien, con le strade a sanpietrini e alberi di salice qua e là, è la meta ideale per chi cerca buoni ristoranti di carne a non finire e bar/locali notturni. I suoi parchi sono bellissimi, a cominciare dai Parques de Palermo o dai Giardini Botanici.
Tango
Non potete partire da Buenos Aires senza aver preso almeno una lezione di tango! L’ideale è andare a una Milonga, una sorta di balera dove si balla tra uno stuzzichino e l’altro, in compagnia di maestri e di altri principianti come noi. In calle armenia, nel quartiere Palermo, ce n’è una molto carina che si chiama la Viruta. Altro modo per apprezzare il tango se non siete ballerini: Andate a cenare al Café Tortoni in centro, palazzo storico dove si esibivano (e si esibiscono) i migliori tangheri che vi diletteranno durante la vostra cenetta.
San Telmo
La Domenica è d’obbligo la Feria de San Telmo. Percorretela iniziando da Plaza de Mayo per finire al mercatino delle pulci di Plaza Dorrego dove ballerini di tango vi delizieranno con qualcuno dei loro show!
Gita fuori porta
Buenos Aires è anche bella perché puoi evadere quando vuoi: una gita da un giorno che raccomando fare è Tigre. È a un’oretta da Buenos Aires, più in dentro nel delta del Rio de La Plata, dove ville e casette si trovano in delle isolette in mezzo a una laguna dall’acqua marrone. Detta così sembra brutto, ma è davvero deliziosa! Ricorda Venezia ma più “latina”…Altrimenti per gli amanti del verde, del cavallo, o del Polo, un “dia de campo” è quello che fa per voi. E’ praticamente una giornata fuori porta in un campo da Polo con pranzone in una bella finca argentina, molto rilassante soprattutto se è una bella giornata.
Cultura
A parte El Ateneo a Recoleta, non potete perdervi uno dei teatri dell’opera più belli al mondo: il Teatro Colòn, che tra l’altro è stato finanziato da un imprenditore italiano e pertanto lo stile impeccabile e l’acustica si riconoscono. Inoltre, avenida Corrientes è praticamente la Broadway dell’America Latina. Ogni sera ci sono decine e decine di spettacoli dai più ai meno famosi, in tutti quei teatri e cinema che sono disposti lungo l’intera avenida corrientes all’altezza della 9 de Julio (dove c’è il famoso obelisco – altra cosa da vedere).
Mangiare e bere
A Buenos Aires ce n’è per tutti i gusti e fino a scoppiare. Ristoranti che consiglio vivamente sono Siga la Vaca a Puerto Madero (vi dico solo: per 150 pesos, carne a la parrilla no stop, cibo di ogni tipo no stop, dessert, e una bottiglia di vino a testa!), di ottima qualità, poi Las Cabras a Palermo e La Cabrera sempre a Palermo. Anche El Club de la Milanesa a Recoleta è molto molto buono. Di giorno sono da provare le empanadas: come le fanno lì non le fanno da nessuna altra parte! Per bere è pieno di localini attorno a Plaza Serrano e in generale a Palermo, ma anche a San Telmo o Recoleta o verso Belgrano ci sono locali. Gli orari in Argentina sono molto rilassati, si cena facilmente alle 10 di sera e si esce a ballare all’1/le 2 di notte.
Beh… Non vi resta che partire!