Capodanno in Messico: tra spiagge, mangrovie e piramidi Maya
Con queste temperature polari, non c'è niente di più bello che saltare sul primo aereo e partire, destinazione: tropici!
In giornate fredde come queste, avrei solo voglia di andarmene in letargo. Oppure di andarmene in Messico.
Un anno l’ho fatto, insieme ad Ermanno e a due coppie di amici: ho festeggiato Capodanno in canottiera e bermuda in Riviera Maya, a Playa del Carmen.
Era lo stesso anno in cui ho passato il Natale a New York e devo dire che l’accoppiata Natale al freddo-Capodanno al caldo è stata decisamente vincente. Se volete copiare l’idea, ecco 10 tips per salutare il nuovo anno in Riviera Maya.
Capodanno in Riviera Maya: 10 cose da fare
1. Visitare le rovine Maya di Tulum
Chiamarle rovine non rende molto l’idea di ciò che si vede arrivando a Tulum: un’intera città cinta da mura, sovrastata da El Castillo, una torre che domina la costa e guarda verso il mare.
Sotto, una delle più belle spiagge della Riviera Maya, con sabbia candida e una mare di mille sfumature dal verde all’azzurro, anche in giornate grigie come quella in cui ci siamo stati noi (com’era la canzone? Messico e nuvole, l’abbiamo canticchiata tutto il tempo).
Tulum – Foto ©Marzia Keller
2. Fare il bagno in un cenote
I cenotes sono caverne, o meglio profondi pozzi con acqua dolce. In Riviera Maya ce ne sono diversi, il più vicino a Tulum è il Grand Cenote, sulla strada per Cobà. Si può scendere all’interno dei cenotes tramite scale di legno che lungo la discesa danno accesso a piattaforme da cui ci si può tuffare, alte anche 5 metri. Se volete potete tuffarvi, io ho fatto le scale.
Cenote
3. Esplorare la Reserva de la Biosfera Sian Ka’an
Il bello di questa escursione inizia sin dal momento in cui ti metti in macchina per raggiungere la riserva: la strada che porta da Tulum a Punta Allen corre lungo la costa e regala viste splendide.
Punta Allen
A Punta Allen ho fatto il mio primo meraviglioso incontro con la giungla tropicale, con la palude e con le magrovie: un verde così non l’avevo mai visto prima, la vegetazione è intensa, carnosa.
Il giro in barca attraverso le Lagune Muyil, Chunyaxché e Boca Paila è bellissimo e si fanno simpatici incontri…
4. Visitare un villaggio Maya
C’eravamo, l’abbiamo fatto. Lo consiglierei? Sì, se vi interessa avere un’idea di come si viveva un tempo in questi villaggi, ma sappiate che è pura ricostruzione: le stesse ragazze che vedete con i tipici costumi Maya rimetteranno i loro jeans appena saranno fuori dal villaggio.
Villaggio Maya – Foto ©Marzia Keller
5. Scalare la piramide Nohoch Mul a Cobà
Il sito archeologico di Cobà non è famoso come quello di Chichén Itzà, ma è più antico. Una popolazione di 40.000 Maya viveva qui, su una superficie di 50 km quadrati. Il gioiello di questo sito è la piramide Nohoch Mul, una della poche piramidi Maya che è possibile scalare. La salita è ripida, i gradini sono piccoli e, purtroppo, la gente è sempre tanta, ma dall’alto la vista sulla giungla vale la fatica. L’ingresso al sito costa $3, il noleggio della bici (tassativo se volete riuscira a vedere il più possibile) costa $2.50 per tutta la giornata.
Cobà
6. Festeggiare Capodanno a Playa del Carmen
Playa del Carmen è un posto per far festa: lungo la Quinta Avenida è tutto un richiamo di ristoranti, bar lounge e locali di ogni tipo. Festeggiare la notte di Capodanno qui non richiede lo stress, la preparazione e le prenotazioni che servono altrove: devi solo scendere in strada e ballare insieme agli altri. Il cenone? Lo stesso: magari aspetti un po’ ma prima o poi da qualche parte ti siedi, una fajita non si nega a nessuno. Per il resto, Playa del Carmen per quanto mi riguarda non è un posto degno di nota, la sua vita diurna porta quella patina di malinconia di quei posti fatti ad uso e consumo dei turisti.
Capodanno a Playa del Carmen, Quinta Avenida
7. Dormire in spiaggia ad Akumal
Dopo i folleggi del Capodanno, c’è solo una cosa da fare: andare ad Akumal, raggiungere la spiaggia, distendersi nella classica posizione “quattro di bastoni” e non muoversi fino a sera.
8. Last but not least: viaggiare responsabile
Vale per la Riviera Maya, vale per la penisola dello Yucatan, vale per tutto il mondo: viaggiate responsabile, soprattutto nei paesi con un’economia locale poco sviluppata o economicamente colonizzati dall’Occidente. Le accortezze di base sono poche e semplici:
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- – preferire alloggi di proprietà locale piuttosto che grandi catene internazionali (tra l’altro, garantiscono un’esperienza decisamente più autentica)
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- – rivolgersi a guide locali: a Playa del Carmen o a Tulum vi basta camminare per strada ed affacciarvi nelle piccole agenzie che organizzano tour ed escursioni
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- – consumare l’acqua responsabilmente, cercando di evitare gli sprechi
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- – non raccogliere “souvenir” dai siti archeologici o dalle spiagge
- – durante le immersioni, fare attenzione a non toccare la barriera corallina: i coralli sono fragilissimi e ci vogliono anni per la formazione di pochi centimetri
Ok, adesso mettete il bikini in valigia e buon viaggio!