Consigli per backpacker: Cosa sapere prima di andare alla scoperta del mondo zaino in spalla
Il backpacker è colui che viaggia zaino in spalla, per lunghi periodi (solitamente) e con un budget limitato. Come si comincia? E' davvero possibile? Qualche consiglio utile per entrare nella "modalità backpacking" e partire per nuove avventure
Più passa il tempo dalla fine del mio viaggio zaino in spalla più mi rendo conto non solo dell’esperienza eccezionale che ho fatto, un giro del mondo durato anni, ma anche che le cose che ho imparato ormai le davo per scontate senza rendermi conto che invece potrebbero essere degli spunti e dei consigli semplici ma utili che credo sia bello condividere con chi ha voglia di seguire le mie orme o più semplicemente ha voglia di mettersi in gioco ed entrare nel fantastico mondo dei backpacker.
Su chi è il bakcpacker e i motivi per cui credo che questa esperienza, non solo di viaggio ma anche di vita, debba essere fatta almeno una volta rimando a un mio vecchio post, Cinque ragioni per cui dovresti viaggiare zaino spalla almeno una volta nella tua vita.
In questo post il mio intento è di essere più pratica, ovvero rispondere alle domande tipiche che mi vengono fatte da coloro che hanno in mente di affrontare questo viaggio ma si sentono confusi.
Nessuno è maestro di nessuno quando si parla di viaggio, ognuno lo vive alla propria maniera ed è giusto che sia così. Ma ci sono alcuni consigli che mi sento di dare e che credo possano tornar utili durante la pianificazione come nel corso del viaggio stesso.
Pochi, chiari e basilari consigli che sono certa una volta in viaggio riscontrerai come veri… in fin dei conti tutto il mondo è Paese e anche in questa modalità di viaggio vi sono delle costanti con cui tutti noi backpacker abbiamo fatto i conti.
Evita Paesi troppo cari
Sembra una cosa ovvia, ma se viaggi tra Asia e Centro America, per esempio, e poi voli in Australia farai esperienza di quanto il costo della vita in un dato Paese possa incidere sulla qualità generale del viaggio.
Dormire in Australia una notte in ostello in camera condivisa costa circa $AU30 contro i $10 di una camera con bagno privato e giardino ad Ubud, Bali.
Una birra che in Norvegia costa $11 in Centro America ne costa $1.
Certo se il budget a disposizione ti permette di viaggiare in lungo ed in largo per un Paese molto caro allora sarebbe un peccato non andare, ma facendo i conti è facile capire che con quello che spenderesti in Norvegia per 1 mese vivresti in Centro America per 2 se non per 3 mesi.
Viaggia leggero e senza fronzoli
I backpacker sono tutto tranne che fashion e alla moda, viaggiano con pochi chili anche se in giro staranno per più di un anno, non hanno gioielli nè attrezzature di valore. Un passaporto, una carta di credito, due bancomat (uno di riserva), ed un computer (ma adesso molti viaggiano solo con uno smartphone o un tablet)
Quanto meno devi trascinare quanto più felice sarai, soprattutto se ti trovi in zone tropicali dove il massimo desiderabile ed utilizzabile sono infradito, canottiere e pantaloncini.
Compra un’assicurazione di viaggio
Questo è un costo che se si viaggia sul lungo periodo potrà sembrare alto ma non vi è nulla di piacevole nel sentirsi male o avere problemi di salute dall’altra parte del mondo e non essere coperti da una assicurazione.
Si spera di non averne mai bisogno ma gli ospedali e le cliniche all’estero possono essere molto care e nei casi più estremi si è costretti ad interrompere il viaggio e tornare e i costi possono essere realmente alti.
Non partire impreparato ma sii sempre previdente. €80 di assicurazione (le tariffe cambiano a seconda dei Paesi e della durata del viaggio) costano meno delle spese ospedaliere da pagare obbligatoriamente se non si è coperti.
Carta per Studenti
Io non ce l’ho da un bel po’ di tempo, ma generalmente i backpacker sono giovani e gagliardi ma soprattutto hanno Carte Studenti valide in tutto il mondo e che offrono sconti non indifferenti. Chiedi sempre, musei, spettacoli, mezzi pubblici, se la tua carta è valida per poter usufruire dello sconto e portala sempre con te.
Viaggia di notte
Ho viaggiato in America Latina, in Asia, Australia e Nuova Zelanda e ho sempre trovato utili, comodi e convenienti i bus notturni.
Per prima cosa non si perde una giornata intera di viaggio, a volte le ore non passano mai, in secondo luogo non si paga un luogo dove dormire e si prendono due piccioni con una fava, come si suol dire: risparmi sul letto per quella notte e nel mentre hai macinato centinaia di chilometri.
Non aver paura di chiedere
E mi riferisco a tutto. Non aver paura di chiedere se puoi usare un bagno, se puoi fare una telefonata, dove andare a mangiare o dove andare a bere.
Viaggiare significa aprirsi al mondo e non c’è modo migliore di farlo che parlando con i locali. Troverai persone ben disposte nei tuoi confronti e pronte ad aiutarti, nessuno, salvo rari casi, ti risponderà con un no.
Impara l’inglese
Ci insisto e ci re-insisto, l’inglese ti salverà quando sei in viaggio, ti salva dalla solitudine in primis (soprattutto se viaggi solo). L’inglese è la lingua convenzionale che userai spesso e volentieri anche se stai viaggiando in Sud America.
Che stia viaggiando in Asia, in Latino America o in Africa, se parli l’inglese avrai più facilità a comunicare con altri viaggiatori, che se non sono tedeschi saranno australiani, inglesi, olandesi, americani o israeliani (ok, spezzo una lancia in favore dei francesi che generalmente non parlano inglese ma parlano spagnolo). Senza parlare inglese sarà dura trovare compagni di viaggio, che sono al 90% delle nazionalità di cui su. Non devi parlarlo perfettamente, con il tempo a forza di stare a contatto con stranieri inevitabilmente migliorerà ma se hai intenzione di partire, dai una rispolverata al tuo inglese. E non ti preoccupare per l’accento, a tutti piace quello italiano, quindi tienilo!
Dormi in ostello
Questo non è vero dovunque, per esempio l’Asia offre delle soluzioni di alloggio economiche e private, ma per buona parte dei Paesi dove ho viaggiato la soluzione migliore per dormire a buoni prezzi e soprattutto socializzare sono gli ostelli.
Questi non sono solo luoghi dove poter dormire spendendo poco ma anche, anzi soprattutto, dove condividere le proprie esperienze con chi sta seguendo il tuo stesso percorso o prosegue nella direzione opposta essendo così in grado di darti consigli a caldo sulle tue prossime destinazioni.
Prenota in anticipo ed evita l’alta stagione
Non dico di andare in India durante i mesi dei monsoni, anche se poi non è detto che non lo si debba fare, magari si è fortunati, ma dico invece che sarebbe meglio evitare di viaggiare in destinazioni troppo turistiche duranti i picchi di alta stagione: luglio, agosto, dicembre (in particolare periodo di Natale e Capodanno) e febbraio, che è il mese di altissima stagione in particolare in Sud Est Asiatico e Centro America.
Se invece questi sono i mesi in cui puoi viaggiare e non puoi fare altrimenti, organizzati in tempo e non sperare nei last minute. I prezzi, soprattutto dei biglietti aerei, purtroppo non scenderanno e rischi di trovarti senza un alloggio o a pagare troppo centinaia di euro in più per un biglietto che solo 5 giorni prima costava molto meno.
Pianifica…ma non troppo
Questa la lascio per ultima perché so che nessuno la ascolterà davvero ma la vivrà sulla propria pelle. Prima del viaggio è talmente tanta l’eccitazione che si vorrà delineare un percorso specifico. Poi le persone che si incontreranno, i luoghi che si visiteranno faranno il resto e molto probabilmente il piano iniziale sarà solo un ricordo pre partenza di cui non sai che fartene. Quindi pianifica, fa parte del gioco, ma non prenderla troppo seriamente!
Semplici consigli per organizzare il proprio viaggio in maniera oculata ed attenta. Il resto verrà da sé, anche nel viaggiare è tutta questione di pratica!