Cosa fare a Bogotà: long weekend nella capitale colombiana
La capitale colombiana e i suoi dintorni sono una continua meravigliosa scoperta
Articolo scritto da Sofia del blog thetrolleyfuxia
Da sempre avevo sentito parlare di Bogotà come di una delle città più pericolose al mondo, e di fatto fino a pochi anni fa era la città più malsicura di tutta l’America Latina. Tuttavia, dopo averla vista con i miei occhi, ciò che mi rimane di questi due giorni e mezzo a Bogotà non sono affatto la violenza e la criminalità, bensì il buon sapore della sua cultura culinaria, la meraviglia dei posti che ho visitato, la divertente “rumba”, e il calore della gente. Raramente sono stata accolta così calorosamente come in quest’occasione: ho avuto l’impressione che il colombiano ci tenga personalmente a riscattare a ogni costo l’immagine del suo amato paese, dimostrare che la Colombia stia correggendo i suoi difetti e stia guardando avanti, e che lo straniero se ne vada con l’immagine più bella possibile. Le persone che ho incontrato sembravano quasi ringraziare noi turiste per aver dato la possibilità alla Colombia di accoglierci e dimostrarci quanto è bella e quanta storia e cultura ha.
Vorrei condividere alcune curiosità e informazioni che ho avuto la possibilità di imparare in questa mia prima visita in Colombia, nonché utili consigli di viaggio.
Bogotà in pillole:
– Bogotà è una città enorme, pensate che ci vivono circa 8,5 milioni di abitanti ed ha una lunghezza di 35 km e larghezza di 16 km.
– A più di 2600 mt di altitudine, è la terza capitale più alta dell’America del Sud, dopo La Paz (Bolivia) e Quito (Ecuador). È situata più o meno al centro della Colombia e si trova in un altipiano che fa parte della cordigliera orientale delle Ande.
– L’urbanistica della città è molto intelligente e nonostante sia enorme è molto facile l’ubicazione. Appena alla destra della città le montagne della cordigliera delle Ande corrono da nord a sud. Le strade perpendicolari alla cordigliera si chiamano “calles” e partono da 0 da sud verso nord. Invece, le strade parallele alle montagne, vanno da destra verso sinistra e si chiamano “carreras”. Quindi, quando si dice “Calle 85 con Carrera 9” sappiamo che stiamo abbastanza a nord e molto vicino alla cordigliera.
– È una delle città più ricche dell’America Latina con una crescita del PIL tra le più elevate negli ultimi anni. È anche un centro culturale molto importante che ha fatto sì le venga conferito il nomignolo di “Atene Sudamericana”, e conta con alcune delle università più conosciute del Sud America.
– La bandiera della città è giallorossa, con le striscie disposte orizzontalmente.
Cose da non perdere
– La Candelaria: Passeggiate per lo storico quartiere nel centro di Bogotà, che mischia stile coloniale, art déco e e barocco. Ospita università, musei, librerie, teatri (da non perdere il teatro Colòn, il teatro dell’opera di Bogotà che nasce come copia dell’omonimo teatro di Buenos Aires), nonché deliziosi ristorantini e hotel/ostelli di ogni genere.
Tra i musei è d’obbligo il Museo di Botero e la Casa de la Moneda, situati uno vicino all’altro in due tipiche case con cortile in stile coloniale. L’entrata è gratuita. Accanto, troverete anche il centro culturale Gabriel Garcia Marquez, uno dei miei scrittori preferiti.
Plaza Bolivar, omaggio a uno dei liberatori che nel 1819 ha reso la Colombia indipendente dagli spagnoli, è un’altra tappa obbligatoria, che riunisce in una piazza la Cattedrale, il Palazzo Arcivescovale, il Parlamento, il Palazzo di Giustizia, il Municipio e una famosa scuola fondata dai Gesuiti nel 1600.
Verso la fine della giornata sedetevi nella piazza dove fu fondata la città di Bogotà nel 1538 e gustatevi un Canelazo, la bibita alcolica calda preparata con Aguardiente (praticamente bibita nazionale simile alla nostra Sambuca) e cannella.
– Monserrate: Sui 3000 metri di altitudine, Monserrate è la montagna della cordigliera a destra della città che offre le viste più spettacolari. Saliteci con la funicolare o la teleferica (consiglio quest’ultima se non soffrite di vertigini: la salita è quasi verticale e la vista è impressionante) verso le 5-5.30 del pomeriggio per gustarvi le ultime luci del giorno che danno un colore violastro alla distesa infinita delle case arancioni-mattone di Bogotà. Sul monte c’è inoltre una piccola chiesa che al calar del sole si illumina di verde/azzurro, e un mercatino artigianale.
Alla sera, poi, se prenotate con anticipo, potete rimanere a cena a Casa San Isidro, quello che è uno dei ristoranti migliori della città, che offre cucina francese con un tocco bogotano e con una vista mozzafiato.
– La Cattedrale di Sale: ad un’ora di distanza dalla città, se avete una mattinata libera consiglio di andare a visitare la cattedrale scavata e scolpita in una mina di sale. Se decidete di andare, organizzatevi con una guida/taxi che vi porti lì e parta dalla città massimo alle 9.15, altrimenti beccherete un traffico pazzesco e non vi godrete la gita.
– Gastronomia: uno dei piatti colombiani che più mi è piaciuto sono decisamente l’Ajiaco, una zuppa di pollo, avocado, riso, patate e mais che, vi assicuro, è da leccarsi i baffi! Non potete partire dal paese senza averla provata. Per gustarne uno buono e in un bel posto tipico andata a “Club Colombia” () oppure “Ajiacos y Mondongos”. In ogni caso lo troverete nel menù di qualsiasi ristorante! Imperdibili poi i Sancochos, le Arepas (di mais), i minestroni di Frijoles (fagioli) cucinati nella tipica maniera colombiana.
– Rumba: Io mi sono divertita tantissimo a Andres Carne de Res dove potrete mangiare cibi locali, bere e ballare fino a scoppiare. Se entrate dopo le 8 di sera, dovrete pagare un piccolo ingresso, quindi consiglio vivamente di arrivare sulle 7.30, per evitare code e trovare un posto. Divertentissimo!! Ce ne sono due: uno in città (Andres DC) e uno un po più fuori (Andres Chia), se avete pochi giorni è sicuramente più comodo quello in città.
– Shopping: il centro commerciale Andino e la zona circostante hanno tutte le marche internazionali e locali che si possano cercare. Per gli amanti dei gioielli, inoltre, ricordatevi che la Colombia possiede in grandi quantità gli smeraldi più puri al mondo!
Consigli pratici:
– Sicurezza: Ricordiamo che stiamo pur sempre parlando di una grande città dell’America Latina che per anni è stata devastata dal narcotraffico e presenta purtroppo ancora molti rischi dal punto di vista della violenza. Tenete sempre gli occhi aperti e non fidatevi del primo taxi che passa. Fatevelo chiamare piuttosto dall’hotel. E non andate a finire in zone non frequentate, soprattutto di sera.
– Dove alloggiare: Una bella zona, comoda e sicura dove alloggiare è la Zona Rosa, nel settore nord della città. Qui, a parte shopping, ristoranti e pub, c’è la famosa “Zona T”, dove si concentrano una serie di bar e pub che la sera diventano molto divertenti. Altrimenti, ci sono begli hotel anche nella Candelaria.
– Moneta: la moneta ufficiale è il Peso Colombiano. Il cambio è molto semplice: 1 Dollaro = quasi 2000 Pesos Colombianos, praticamente come la relazione che c’è tra l’Euro e la vecchia Lira Italiana! I dollari sono comunque accettati in diversi negozi e servizi.
– Visto: per noi italiani non serve! Il moderno aeroporto internazione di Bogotà El Dorado offre un controllo di immigrazione/doganale abbastanza rapido ed efficiente.
Ebbene sì, ho fatto tutto ciò (e altro) in due giorni e tre notti!!! Buon viaggio anche a voi nella Gran Colombia.