Bangkok, un caleidoscopio di colori e sapori che fa girare la testa
Arrivare qui è trovarmi un po' a casa, in questo caos estremo ma armonico, capace di regalare attimi di pace e di preghiera, di bellezza e di grande evasione. Bangkok è un enorme caleidoscopio di colori, sapori ed esperienze da vivere
Bangkok è una città che non conosce mezze misure e che ti avvolge con il suo caldo soffocante, le sue piogge improvvise, i suoi odori forti, i suoi tombini pericolanti e il suo traffico incessante. C’è molto di più: è anche una città divertente e nottambula, piena di vita ma con un’anima profonda e spirituale, una teoria di templi straordinari e attrazioni di ogni tipo. Vi dico la verità: io la amo così com’è – ovvero – caotica e afosa, super-incasinata e congestionata dallo smog. Adoro la calma olimpica con cui i suoi abitanti affrontano ogni cosa, dal traffico diabolico al caldo insopportabile. Adoro il cibo di strada, gli sferraglianti tuk-tuk e gli scalcagnati taxi rosa, in pieno contrasto con il modernissimo e luccicante Skytrain che sfreccia tra i grattacieli. Arrivare qui è trovarmi un po’ a casa, in questo caos così estremo ma a suo modo armonico, che regala attimi di pace e preghiera, di bellezza e grande evasione. In pratica per me Bangkok è un caleidoscopio di colori, sapori ed esperienze.
In viaggio verso il nord della Thailandia ho appena fatto tappa in questa città che non smette di affascinarmi e incantarmi, di stordirmi e prendermi per la gola. Con questo post spero di riuscire a trasmettervi un po’ di questa meraviglia, oltre a darvi qualche consiglio.
I templi
L’incontro con i templi della città è una delle esperienze che ho trovato più emozionanti. Entrando vi sembrerà di attraversare lo spazio e il tempo, per ritrovarvi in una dimensione diversissima da quella urbana.
C’è il Wat Pho, il famoso e straordinario tempio del Buddha Sdraiato; il Grand Palace con le sue maestose architetture dorate. Con il biglietto del Grand Palace potrete accedere gratuitamente a un sito che molti tralasciano, ma che io vi consiglio di non perdervi: la Vimanmek Royal Mansion, particolarissimo palazzo di tek in stile coloniale, costruito senza utilizzare nemmeno un chiodo, immerso in un bel parco e circondato dal quartiere cinese e dal mercatino degli amuleti. Splendidi anche il panoramico Wat Arun e lo ieratico Wat Saket, meglio conosciuto come Golden Mountain, il tempio buddista situato in cima a una collina da cui si ammira tutta Bangkok. Ho amato molto anche il Wat Intharawian, il tempio con il gigantesco Buddha in piedi, e il Wat Mahathat, con la sua atmosfera spirituale e solenne.
I sapori
A Bangkok si mangia a ogni angolo di strada, letteralmente: sotto i cavalcavia, a ogni crocevia – e a ogni ora del giorno e della notte – troverete banchetti che cucinano e vendono street food di tutti i tipi, tra profumi e odori ben più acri e pungenti, difficili da identificare e impossibili da ignorare. In un tripudio di dolce e salato, di fritto e di agrodolce, vedrete materializzarsi sotto i vostri occhi i cibi più strani, cucinati in enormi wok che saltano su fiamme vive, tra vampate di calore da far girare la testa. Ci sono fast food illuminati a giorno, supermercati sempre aperti (come gli iconici 7Eleven) grocery stores con l’aria condizionata sparata a palla, e anche ristoranti di altissimo livello, che propongono piatti elaborati e ricercatissimi, ben lontani dal classico Pad Thai.
Come scegliere dove mangiare? Fatevi guidare dall’istinto e sperimentate: provate i curry, le frittate e le zuppe di cocco, citronella e galanga. Provate il Mango Sticky Rice e lanciatevi alla scoperta di piatti che normalmente non assaggereste nemmeno: siete nel posto giusto per saziare molte delle vostre curiosità culinarie.
Per un ulteriore viaggio tra i sapori ci sono i floating markets, i mercati galleggianti fuori città, un retaggio di quando in Thailandia si viaggiava soprattutto via fiume. Ci sono molti tour per visitarli, ma si può farlo anche in autonomia, con un l’aiuto di un tassista fidato, con cui concordare un buon prezzo (un’ora e mezza di viaggio circa). Il mercato galleggiante più noto è probabilmente quello di Damnoen Saduak, aperto ogni giorno dall’alba a mezzogiorno: io l’ho trovato particolarmente affollato di turisti. In alternativa, durante il weekend, ci sono il mercato di Amphawa, quello di Bang Kla, e quello di Ko Kret. Quest’ultimo si trova su un isolotto nel mezzo del Chao Praya River a nord di Bangkok, ed è il posto ideale per trovare le specialità della comunità Mon, come i deliziosi fiori fritti. Un mercato davvero sui generis è quello di Maeklong, che si svolge letteralmente sui binari del treno! All’arrivo del treno, per fortuna sempre in orario, viene smontato e poi rimontato con un’abilità di incastri che lascia davvero sbalorditi…vedere per credere. Si può arrivare qui con i minivan che partono dal Victory Monument, in circa un’ora e un centinaio di THB a testa.
Shopping & Fun
Lo shopping di Bangkok è divertente e variegato: dagli infiniti e onnipresenti banchetti di strada ai centri commerciali più blasonati, qui si trova di tutto, dai vestiti ai souvenir. Davvero ogni genere di oggetto.
Lo shopping tecnologico, contrariamente a quanto molti pensano, non è particolarmente conveniente: se volete dare comunque uno sguardo a mille gadget hi-tec vi consiglio il Pantip Plaza a Ratchathewi (che ho trovato molto più interessante del più famoso MBK). Per gli acquisti fashion ho amato il Platinunm Fashion Mall, e il nuovissimo Terminal 21 a Sukhumvit, interamente ispirato a un aeroporto. Se non temete il caldo e la folla non vi spaventa, nel weekend c’è il Chatuchak Market, il più grande mercato en plein air di tutta l’Asia: in pratica, una città! Per orientarsi qui serve una cartina.
I miei preferiti
Tre cose per me imperdibili a Bangkok:
1. La visita alla Jim Thompson House, un edificio tradizionale e magnificamente conservato, costruito à l’ancienne e immerso in un giardino lussureggiante, con una storia davvero affascinante alle spalle.
2. Un massaggio thailandese al Wat Pho, la rinomata scuola di massaggi tradizionali.
3. Un cocktail con una vista mozzafiato 360° sulla città: potete scegliere tra lo Sirocco Sky Bar del Lebua, al 64esimo piano – dress code serioso e con abito lungo e scarpe chiuse – e il Moon Bar Vertigo al 61° piano, elegante ma affabile. L’entrata è gratuita, e la consumazione facoltativa. I cocktail sono buonissimi!
Per dormire vi consiglio di evitare la zona turistica di Kao San Road, e di scegliere invece la zona – poco lontana e molto più caratteristica – di Banpahanthom. Ci sono anche ottimi hotel (comodi allo skytrain) nelle zone centralissime di Silom e Siam. Per muoversi vi consiglio i taxi (i tuk-tuk sono divertenti ma più scomodi e costosi!) da prendere sempre con il tassametro; il mio modo preferito di spostarmi sono le khlong boats, le barche fluviali economiche e panoramiche. In questo sito trovate una mappa completa dei trasporti cittadini: buona esplorazione!