Isole Fiji: sole e relax nel cuore dell'Oceano Pacifico
"Le Fiji! Non puoi spingerti più lontano senza dover tornare indietro." (Truman Show)
La prima volta che ho sentito menzionare le Isole Fiji è stato nel film Truman Show, quando Jim Carrey vuole scappare da quello che lui non sa essere un set televisivo e raggiungere questo arcipelago nel cuore dell’Oceano Pacifico.
Mi sono chiesta a quel punto se esistessero davvero e quella domanda rimase un mistero che non mi sono mai davvero scomodata a risolvere, per molti anni, fino a quando quasi per una casualità scopro che nell’itinerario di viaggio per il giro del mondo la tratta Australia-Nuova Zelanda includeva uno stop di una settimana proprio lì, in quelle isole che credevo neanche esistessero: le Fiji.
Dopo 6 mesi nel Sud Est Asiatico e un mese in Australia volo a Suva nell’isola di Nadi. È ancora estate e fa caldo. Un simpatico signore con fiori al collo mi saluta con un fragoroso BULA!
Non sapevo cosa aspettarmi da questo arcipelago di 300 isole, se non una spettacolare barriera corallina.
La sola parola “Fiji” fa immediatamente pensare a: acqua azzurra, sole, vita rilassata, palme e poi?… E poi immersioni, snorkeling, surf, kava, danze in spiaggia con il fuoco e cicloni e tempeste se non si presta attenzione alla giusta stagione. E indovinate un pò quando sono arrivata io? Esatto! A febbraio!
Prima che i cicloni si abbattessero sull’arcipelago in verità i giorni di sole, spiaggia e nullafancenza li ho fatti. Nadi non è sicuramente il paradiso che ci si aspetta, la spiaggia bianca non l’ho vista e l’acqua, per lo meno nell’area turistica dove alloggiavo, non è decisamente tra le più belle della terra. Per godere appieno di questo tranquillo e pacifico luogo bisogna abbandonare l’isola principale e perdersi nell’arcipelago.
A poche ore di barca si può raggiungere agilmente la prima area turistica delle Fiji, e anche la più economica pertanto la prediletta dai backpakcer: Mana nell’arcipelago Mamanuca. L’isola è abitata da pochissime famiglie locali ma non ci sono servizi di alcun tipo per i turisti se non 3 ostelli e un resort. Tutto il resto è fatto di palme e sabbia bianca. Niente di niente. Non un bar né ristoranti, infatti alle fiji la formula di permanenza è all inclusive, che si voglia o non si voglia.
Le giornate scorrono tranquille e senza clamorosi colpi di scena. Il posto ideale per le coppie in viaggio di nozze, chi ha bisogno di staccare da tutto e da tutti e non vuole sentirsi in colpa a fare letteralmente nulla, chi desidera riappropriarsi del proprio tempo per leggere un libro, chi vuole immergersi alla scoperta degli splendidi fondali.
Internet non c’era, forse non c’è tutt’oggi, si è tagliati fuori dal mondo al punto da credere che quel luogo rappresentasse esattamente quello che l’immaginario comune vorrebbe come paradiso in cui scappare per un pò senza ricevere alcuno stimolo esterno.
Colazione, pranzo e cena scandiscono le giornate. Le serate si alternano tra giochi tra gli ospiti dell’ostello, feste arrangiate e balli inscenati dagli atletici, muscolosi e niente male locali che a petto nudo e ricoperti di foglie di banano fanno volteggiare bastoni infuocati.
Alle Fiji si socializza in una maniera molto particolare, lo si fa infatti bevendo un liquido disgustoso ma di estrema importanza per la popolazione locale: la kava, preparato che sembra aiuti a rilassare e poi fare andare a dormire tranquilli e calmi.
Seduti tutti in cerchio attorno a una bacinella di legno che contiene una non invitante poltiglia dal color marrone che sembra, alla vista come al palato, fango.
TAKA! E il giro ha inizio. Una ciotola ricavata da un cocco e colma di kava passa in senso orario tra i partecipanti al rituale.
Prima che la kava venga bevuta si battono le mani una volta, non appena si ingurgita la bevanda poltigliosa si battono per tre volte. E il giro continua.
Acqua calda e cristallina, a poca distanza si trova Cast Away, l’isola dove è stato girato il film con Tom Hanks, le isole sono disabitate o con una sola struttura turistica che offre alloggio ai viaggiatori alla disperata ricerca di relax e, perché no, anche ozio.
Non c’è niente di male a prendere una pausa ogni tanto e, se questo è quello che si desidera, allora le Fiji sono il luogo ideale e soprattutto, a differenza di quanto si possa pensare, sono accessibili a tutti, backpacker inclusi.
Quanto più a nord da Nadi si va quanto più i prezzi per gli alloggi salgono, quanto più allo stesso tempo le spiagge diventano belle e l’acqua cristallina, la bellezza, la pace e la tranquillità hanno un prezzo, ma ci sono luoghi dove si va una sola volta nella vita, e quella unica volta vale assolutamente la pena esagerare e permettersi quel lusso che non si è soliti concedersi.
Informazioni generali Fiji
Suva è la capitale delle Fiji e si trova ad est dell’isola Vitu Levi, ma Nadi ad occidente dell’isola è considerata la porta per le Fiji ed è da qui che parte l’avventura.
Il clima alle Fiji è tropicale, l’estate, da novembre ad aprile, le temperature hanno una media di 31 gradi, ma sono anche mesi di cicloni, in inverno, da aprile a novembre, le temperature medie si aggirano attorno ai 28 gradi.
Per entrare alle Fiji non serve visto ma è invece necessario un passaporto con almeno sei mesi di validità e un biglietto di uscita dalle isole. La permanenza massima è di 4 mesi.
Le Fiji contano 5 principali aree turistiche:
- Mamanuca – 20 isole caratterizzate da sabbia bianca, acqua azzurra e caldissima e barriere coralline.
Qui si trovano anche villaggi tradizionali fijiani e la ben nota isola Cast Away, l’isola dove è stato girato il film con Tom Hanks. - Yasawa – 20 isole di origine vulcanica a nord ovest di Viti Levu, che in molti avrete visto nel film “Laguna Blu” con Brooke Shields. Sabbia bianca, acqua ideale per fare immersioni ma anche foreste pluviali e vulcani.
Alle Yasawa si può arrivare sia in barca che in aereo (metodo più veloce e ovviamente più costoso). - Vanua Levu (Big Island) e Tavenuni (Garden Island) – Queste isole sono cnosciute per la loro tranquillità e per le immersioni spettacolari e la coltivazione delle perle.
In particolare Tavenuni è famosa in tutto l’arcipelago e nel mondo per la barriera corallina rossa lunga 31 chilometri. - Coral Coast – Area prevalentemente famosa per il golf ed il surf.
- Denarau Island – A soli 20 minuti a sud dell’aeroporto di Nadi. Ma senza alcun richiamo particolare.