7 consigli per mangiare sano in viaggio
Scoprire cucine esotiche e sapori nuovi è il bello dei viaggi... ma come si fa a tenere d'occhio anche salute e linea?
Il cibo è parte integrante dell’esperienza di scoperta di un’altra cultura, per me non esiste viaggio che non esplori sapori e pietanze locali. La cucina insegna molte più cose sulla storia e lo spirito di un popolo di qualsiasi museo, libro, guida.
Detto questo, il piacere di scoprire le amenità della gastronomia locale va bilanciato con l’esigenza di riportare a casa un fegato sano e di non mettere su 7 chili in 7 giorni. In questo post, quindi, mi propongo di tracciare i confini tra una sana esplorazione culinaria e l’ingordigia priva di freni che spesso in viaggio ci spinge ad ingurgitare cibo a quattro ganasce, come se non ci fosse un domani.
Mangiare sano in viaggio in 7 tips
1. Attenzione ai tempi morti
La noia è amica del mangiare dissennato. Nei tempi morti all’aeroporto, alla stazione o in bus, per non saper che fare ficchi una mano in borsa e prendi dal sacchetto una bocconata di patatine fritte. Poi un’altra. Poi un’altra. La domanda che io mi faccio è: che diavolo ci fanno quelle patatine fritte nella borsa? Sei appena partita, hai fatto colazione un’ora fa, che bisogno c’era di portarti dietro uno snack che tra l’altro è un concentrato di sodio e grassi saturi? Se proprio non puoi fare a meno di portarti appresso la merenda (neanche partissi per andare all’asilo), portati una mela o un succo di frutta… e comunque ricordati che nessuno è mai morto per 4 ore di digiuno. Per ammazzare il tempo durante le attese (se hai già fatto fuori la mela) leggi un libro, gioca a Ruzzle, accendi l’Ipad e leggiti tutti gli articoli su Bigodino dal 28 settembre 2011 ad oggi ;)
2. In aereo rinuncia al junk food
Se voli su lunga tratta, ti verrà servito il pasto in aereo. Se la compagnia è di livello, prima e dopo il pasto ti verranno offerti anche degli snack. Mi astengo dal commentare il cibo che solitamente viene propinato in aereo (perché ribadire l’ovvio?), passiamo direttamente ai consigli su come nutrirsi evitando la gastrite.
A meno che tu non stia morendo di fame o, come me, non soffra di mal d’aereo e quindi non possa restare a stomaco vuoto, il primo consiglio che ti do è di rifiutare gli snack. Per quanto riguarda il pasto, guarda ciò che c’è nel vassoio e scegli: mangia la portata principale (di solito carne o pasta con contorno di verdure) ma evita il formaggino con i grissini. Sì alla macedonia, no al dessert – tanto fa schifo. E da bere? Per me è facile, non mi piacciono le bibite gassate, bevo solo acqua frizzante. Se proprio non puoi fare a meno della Coca Cola, scegli almeno quella light. A proposito di bevande, fai il pieno di acqua e succhi di frutti per evitare la disidratazione causata dall’ambiente pressurizzato dell’aereo.
3. Scegli bene il take away
Se viaggi via terra e devi pranzare in treno, o ti porti un panino da casa o, se sei pigra come me, prendi qualcosa alla stazione. Io aborro il Mc Donald e tutti i suoi simili, ma se a te piace accomodati pure. Attenta a ciò che scegli, però: meglio l’hamburger normale che il Mc Chicken (lo so, pensi che dal momento che è pollo sia più leggero dell’hamburger di carne rossa… mai notato che è impanato e fritto ri-fritto, mentre l’hamburger è alla piastra?), meglio il ketchup che la maionese, meglio il contorno di insalata che di patate fritte. Meglio ancora di tutto ciò, è un buon pezzo di pizza margherita o un’insalatona in confezione take-away.
4. Attenzione alle quantità
Ok, lo hai assaggiato, è buono, anzi buonissimo. Il bis non lo renderà migliore, un piatto solo ti basta, dai.
5. Occhio a cosa bevi
Non solo ciò che si mastica ha calorie. Le calorie nascoste nelle bibite sono più pericolose perché più subdole, quasi non ti accorgi di ingurgitarle. Evita di farti sedurre dai millemila gusti di Frappuccino degli Starbucks ad ogni angolo di strada. Quando hai sete, preferisci i succhi di frutta alle bibite zuccherate e piene di coloranti.
6. Happy Hour ma non troppo
Cosa c’è di più sfizioso e gustoso delle tapas? Sono buonissime e con quello Spritz vanno giù che è un piacere! L’Happy Hour è un rito irrinunciabile, soprattutto in certe città. Con beneficio di dieta e portafoglio, magari, puoi sostituire l’aperitivo alla cena… per non sballare i conti in tutti i sensi.
7. Infine, per una volta, fregatene…
… e accanisciti di brutto sul buffet dei dolci.
Al rientro
Ahiahiahi, siamo alle lacrime da coccodrillo. T’è piaciuto il guacamole? Adesso ti tocca il merluzzo lesso!
Per una dieta disintossicante da fare al ritorno, segui i consigli di Eliana.
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