Patagonia Argentina: alla scoperta del ghiacciaio Perito Moreno e della Fine del Mondo
Articolo scritto da Sofia del blog thetrolleyfuxia
Uno dei viaggi che ricorderò per sempre come uno dei più impressionanti e mozzafiato è quello che ho fatto nella Patagonia Argentina, un anno e mezzo fa, durante lo “school break” di 6 giorni che mi avevano dato all’università di Buenos Aires.
Eravamo un messicano, un’americana, una tedesca, un’austriaca e un’italiana (me!), tutti pronti a partire quel mattino presto di aprile dall’aeroporto di Buenos Aires di Jorge Newbery, ubicato dentro la stessa città. Ricordo ancora l’emozione… stavamo per partire verso la fine del mondo!
La Patagonia è un luogo unico. È un area vastissima di terra, condivisa da Cile e Argentina (ma soprattutto Argentina), fredda, ventosa, incontaminata, con una macchia stepposa e una fauna uniche: già in avvicinamento all’aeroporto di El Calafate l’atmosfera era incredibile. Il tragitto che avevamo pianificato con Aerolineas Argentinas era semplice ma molto concreto: prevedeva le tratte di Buenos Aires-El Calafate-Ushuaia-Buenos Aires, cosa che ci avrebbe permesso di conoscere El Chaltén e il Monte Fitz Roy, El Calafate e il ghiacciaio il Perito Moreno, Ushuaia e la fine del mondo.
El Chaltén e il Monte Fitz Roy
Dall’aeroporto di El Calafate, navetta per tre ore e si arriva al piccolo paesino di El Chaltén, dove siamo rimasti un giorno e mezzo. A parte la bellezza del luogo in sé, El Chaltén è tappa obbligata per chi vuole fare un’esperienza completa in questa parte della Patagonia: è ubicato alle pendici del Monte Fitz Roy, che è possibile ammirare in tutta la sua maestosità con una bellissima camminata di un giorno da El Chaltén. Svegliatevi presto per godervi un’alba rosa/arancione mozzafiato e darvi il tempo di avere tutta la giornata per poter rientrare nel paese a un’ora decente, specialmente se, come noi, avete un bus serale per El Calafate. I percorsi da fare nel trekking possono essere diversi in verità, e durano da uno a diversi giorni a seconda del tempo che si ha a disposizione, ma tutti vi porteranno in ogni caso al bellissimo lago verde/turchese “De Los Tres”. Si trova in cima a una salita ripida, ma vale assolutamente la pena!
El Calafate e il ghiacciaio Perito Moreno
A El Calafate da El Chaltén si arriva in 3 ore di pullman. Nonostante El Calafate in sé sia molto carina, con una bella laguna e campi con cavalli che si possono apprezzare girovagando fuori dal centro della città, l’attrazione del luogo è innanzitutto il Perito Moreno. Lungo 30km x 5 km, il Perito Moreno si fa spazio tra le bianche montagne e galleggia in un enorme lago. È vivo, nel senso che le montagne da cui nasce creano costantemente nuovo ghiaccio, che fa “avanzare” il ghiacciaio in un suono misterioso e vivido, quasi un ruggito. È possibile vivere quest’esperienza in vari modi: dalla piattaforma giusto davanti al Perito Moreno, dalla barca, oppure si possono organizzare trekking e camminate sullo stesso ghiacciaio. Lascio parlare le foto!
La Fine del Mondo: Ushuaia e la Terra del Fuoco
Quando si arriva a Ushuaia (nella regione argentina “Tierra del Fuego” si ha definitivamente la sensazione di stare alla fine del mondo. È infatti la città più australe del mondo! …“Ushuaia, fin del mundo, principio de todo”. Due giorni sono sufficienti per una navigazione nel Canale di Beagle per vedere il famoso faro “Les Eclaireurs”, la Isla de los lobos (colonia di leoni marini), la Isla de los pajaros (cormorani), la Isla Martillo (in cui potrete camminare tra i centinaia di pinguini nei mesi da ottobre a marzo) e una piccola passeggiata in isla Bridges. La vista dalla barca, alla baia di Ushuaia e la fine della Cordigliera delle Ande è semplicemente mozzafiato. Da Ushuaia è obbligatoria anche la visita al parco nazionale della Tierra del Fuego, da vivere a piedi oppure dall’iconico treno Tren del Fin del Mundo.
Buon viaggio nell’incredibile Patagonia!!