Porto Santo: mare di cristallo, sabbie dorate e una meta perfetta per la primavera
Avete presente la classica isoletta da covo dei pirati, sperduta nelle acque dell’oceano tra coste sabbiose e colline verdeggianti, fiori colorati e venti che profumano di salsedine? Porto Santo è proprio così
Un puntino immerso nel grande blu dell’Oceano Atlantico, Porto Santo è una piccola isola che si trova di fronte al Marocco, a 37 chilometri a nord-est dalle coste dell’isola di Madeira, tra le isole Azzorre e le Canarie. Avete presente la classica isoletta da covo dei pirati, sperduta nelle acque dell’oceano tra coste sabbiose e colline verdeggianti, fiori colorati e venti che profumano di salsedine? Porto Santo è proprio così!
Più piccola e meno rigogliosa di Madeira, Porto Santo è un’isola bellissima: ha una splendida e lunghissima spiaggia da cartolina, che si estende per nove chilometri lungo il versante meridionale dell’isola, davanti a un mare trasparente in cui si specchia un cielo irresistibilmente blu. I turisti sono pochissimi.
L’isola venne scoperta nel XV secolo, all’epoca dei grandi esploratori, e qui arrivò anche Cristoforo Colombo: si sistemò a Vila Baleira e sposò Filipa Moniz, la figlia del governatore dell’isola, e lavorò alla preparazione del suo viaggio alla scoperta del Nuovo Continente. La casa dove (presumibilmente) visse Colombo oggi ospita un museo.
Sabbia dorata e mare di cristallo
Il mare – o per meglio dire l’oceano – qui è davvero cristallino, e nemmeno troppo freddo: la temperatura dell’acqua, infatti, non scende al di sotto dei 17-18 gradi, nemmeno d’inverno, e tutto l’anno gli abitanti di Madeira prendono il traghetto per fare il bagno qui. La sabbia è finissima, di un magico color miele dorato, e pare abbia anche delle proprietà terapeutiche: gli abitanti del posto mi hanno raccontato con grande entusiasmo gli innumerevoli benefici delle sabbie di Porto Santo, e non per niente sull’isola è presente anche un centro di talassoterapia.
La spiaggia più scenografica dell’isola è quella chilometrica di Vila Baleira e qualcuno chiama Porto Santo “i Caraibi d’Europa”, ma a dir la verità io non sono molto d’accordo con questa definizione. L’isola non è per nulla caraibica, né per il clima (seppur temperato) né per quel che riguarda il paesaggio… ma è ugualmente stupenda! È una destinazione tranquilla, rilassante e completamente immersa in una natura suggestiva e ancora incontaminata.
Esplorando l’isola
Con un po’ di fortuna troverete delle giornate limpide e non troppo ventose, come quelle che ho trovato io a marzo, con temperature intorno ai venti gradi. In questo caso, potrete godervi la spiaggia più ampia e scenografica dell’isola, Vila Baleira: attenti al sole, mi raccomando! Protezione solare medio alta davvero consigliatissima, anche nelle giornate nuvolose. Camminate fino alla fine della spiaggia di Porto Santo e raggiungete Ponta da Calheta: arrivati qui troverete un mare smeraldino e tante pozze naturali, perfette per ammirare un tramonto pieno di riflessi dorati.
Per esplorare i bellissimi fondali marini ci sono anche dei centri diving che propongono escursioni tra le isole, e uscite in snorkeling. Se il tempo durante la vostra permanenza non fosse clemente, niente paura: l’isola è comunque splendida da esplorare. Noleggiate un’auto e lanciatevi alla sua scoperta! La parte a nord è selvaggia e frastagliata, fatta di scogliere color ocra a picco sul mare, ed è particolarmente ventosa.
Escursioni
Imboccando la strada costiera, a pochi chilometri dal centro città, si raggiunge il belvedere di Portela, costeggiato da un viale di palme e mulini a vento, con un magnifico panorama sull’isola e sulla spiaggia.
Proseguendo si incontra Camacha, un villaggio dalle case in pietra da cui si raggiungere la spiaggia rocciosa di Salemas. Dopo Camacha si incontra Pico Castelo, altro bel punto panoramico tra filari di pini: su questa cima troverete una piccola fortezza, edificata nel 16° secolo per far fronte alle invasioni di pirati, avvistati dal vicino Pico do Facho, il punto più alto dell’isola. Proseguendo c’è la pittoresca cava di Pico de Ana Ferreira, una bellissima falesia formata da colonne prismatiche di roccia che si stagliano sul cielo.
Il centro città è pittoresco, e molto carino da visitare a piedi: qui, dalle parti della chiesa, troverete la casa museo di Colombo, dove potrete acquistare la guida ai sentieri dell’isola: non è sempre semplicissimo capire dove inizino, dato che i cartelli con le indicazioni scarseggiano, ma la gente del posto comunque è molto disponibile a fornire informazioni. Per i più avventurosi c’è anche un centro ippico gestito da ragazzi in gamba, tanto che mi hanno convinto a fare la mia prima passeggiata a cavallo sulle alture dell’isola, tra la brezza profumata di mare e mille portulacche in fiore.
L’isola, per il momento, non è ancora molto turistica, ma presto qui sorgeranno hotel e resort di lusso, che speriamo non alterino il bell’equilibrio dell’isola. Per alloggiare ci sono poche strutture, tra cui gli hotel Torre Praia (con annesso un campeggio) e Vila Baleira (in genere proposto dai pacchetti dei Tour operator) e il più piccolo e raccolto Hotel Quinta do Serrado, immerso nella natura dell’entroterra di Camacha e perfetto per i viaggiatori indipendenti.
Per arrivare
A Porto Santo c’è un aeroporto raggiunto da voli charter: da Milano Malpensa si vola direttamente qui con la compagnia aerea Neos. Altrimenti, si può raggiungere l’isola in traghetto da Madeira, in due ore e quaranta di traversata: trovate tutte le info sui traghetti qui.