Viaggio in California: Yosemite Park e Death Valley
Prime due tappe del mio viaggio negli Stati Uniti Occidentali, tra le montagne della Sierra Nevada e la polvere del deserto
La cosa che mi ha sempre colpito degli Stati Uniti e che mi manca di più da quando non vivo più là sono i grandi spazi aperti. Puoi metterti in macchina e percorrere chilometri e chilometri, guidare per ore e ore senza incontrare niente e nessuno. Dopo 3 ore dall’ultima città, magari ti capita di passare un paese fatto di due case prefabbricate, due roulotte, una pharmacy, una pompa di benzina e un Dairy Queen, poi di nuovo più niente per altre tre ore. È il West, baby.
La California è piena di questi spazi vuoti, terre di nessuno nessuno dove ti aspetti di veder spuntare dalla polvere all’orizzonte carovane in calesse… e subito dopo gli indiani a cavallo, con le piume in testa, il coltello tra i denti e lo sguardo per niente amichevole.
Dalla polvere del deserto guidi per qualche ora e ti ritrovi in uno scenario completamente diverso: giureresti di trovarti nel bel mezzo delle Dolomiti, tra alti abeti, cime rocciose e laghi di montagna. Yosemite Park e Death Valley sono due luoghi relativamente vicini e totalmente antitetici, l’uno affacciato dalle cime della Sierra Nevada, l’altro sprofondato nella terra spaccata e riarsa a 86 metri sotto il livello del mare. Sono queste le prime due tappe del mio viaggio negli Stati Uniti Occidentali.
Yosemite Park
Tremila chilometri quadrati di splendide montagne, laghi placidi, ruscelli, cascate e sequoie giganti: è lo Yosemite Park, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1984. Gli scenari dello Yosemite ricordano le nostre Dolomiti, i fianchi delle montagne sono di un verde intenso, le cime maestose sono di roccia granitica, le acque sono pure, gelide e trasparenti.
Il paesaggio è drammatico, impossibile non pensare alle splendide fotografie di Ansel Adams che ha realizzato qui gran parte della sua produzione più famosa.
Lo Yosemite Park merita almeno due giorni pieni di escursioni.
Da non perdere
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- – le viste su
El Capitan
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- , un enorme monolite, e su
Half Dome
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- , il centro spirituale del parco
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- – le Yosemite Falls
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- – Glacier Point
- – Mariposa Grove (il bosco di sequoie giganti)
Dove dormire
Sul sito ufficiale dello Yosemite Park si trovano tutte le soluzioni disponibili per dormire all’interno del parco: cabins, lodges e camps. Noi abbiamo scelto il campo tendato al Curry Village, le tende sono decisamente spartane ma hanno l’unico comfort veramente indispensabile: coperte in quantità. Nonostante questo, noi abbiamo dormito in tuta, con doppio strato di felpa.
Yosemite Park
Dove mangiare
Pranzo al sacco nello zaino (facendo la spesa nei market presenti in tutti i villaggi) e cena in villaggio, le tavole calde in tutto il parco offrono ottimi pasti anche con piatti di montagna come zuppe e selvaggina, a prezzi modici.
Yosemite Park ©marziakeller
Death Valley
Valle della Morte: il nome non promette niente di buono. Eppure a me, invece di essere all’inferno, è sembrato di essere… sulla luna. Il paesaggio è lunare, o almeno io la luna la immagino così.
La Death Valley è un deserto, ma non aspettatevi soffici dune di sabbia fine. Aspettatevi, piuttosto, terra dura, spaccata, rovente. Aspettatevi di sentire un caldo da togliervi la voglia di vivere e di non versare una goccia di sudore: il vostro sudore non farà in tempo a lasciare i vostri pori che avrà già raggiunto lo stato gassoso.
Detto questo, può sembrare strano ciò che sto per affermare (perbacco, sembro Jonathan Coe) e cioè che la Death Valley è il luogo che più mi ha colpito di tutto il viaggio. È un luogo strano, dove la vita è sospesa, anzi direi che è la negazione stessa della vita, ma proprio in questo sta il suo fascino.
Punti di interesse
– Zabriskie Point credete di averlo visto nei film, non è vero: essere lì è un’altra cosa
– Badwater è il punto più basso della Death Valley che, per vostra informazione, è una criptodepressione
– l’epicentro della movida della Valle della Morte si chiama Furnace Creek, sai che allegria
– Artist’s Palette e Natural Bridge è dove noi abbiamo deciso di “fare due passi” e dove ho seriamente pensato che sarei evaporata e avrei per sempre fluttuato sopra al deserto.
Death Valley ©marziakeller
Precauzioni
Acqua, acqua, acqua. Non entrate nella Death Valley senza litri di acqua da bere e altri litri da usare all’occorrenza per fare una doccia al radiatore dell’auto. Qualche snack per i cali di pressione non sono una cattiva idea, crema protettiva per le spalle e il viso, cappello. A Furnace Creek trovate ristoro, ma cercate di avere tutto con voi.
Dove dormire
Una buona soluzione per dormire è Beatty, in Nevada, sulla strada per Las Vegas. Per i motel a Beatty trovate tutte le informazioni nel mio post su come organizzare il viaggio.
Ci vediamo a Las Vegas!