Shopping al museo: dal design idee innovative per i bookshop
Atlantedizioni ha invitato alcuni designer italiani a riflettere su cosa possa essere venduto in questi spazi
Ammettiamolo: al di là di tutto, uno degli aspetti più belli della visita al museo, insieme alla pausa caffè, è lo shopping nei bookshop, che lungi dal vendere “solo” libri, è solitamente ricco di oggetti originali e idee regalo sfiziose e divertenti. Acquistare oggetti in questo particolare spazio vendita significa non solo appagare il proprio spirito giocoso, bensì anche contribuire in modo sostanziale all’autofinanziamento di quell’istituzione culturale. In questo senso Atlantedizioni ha invitato alcuni designer italiani a riflettere su cosa possa essere venduto in questi spazi e ha raccolto una serie di proposte progettuali i cui prototipi sono stati presentati al Fuorisalone 2012 e sono adesso raccolti nel sito museidicarta.it.
L’iniziativa ha posto le condizioni per una riflessione sul tema e per proporre nuove idee provenienti dal mondo del design ai responsabili dei musei e ai gestori degli spazi commerciali interni. Una ricerca e una mostra che sono un piccolo omaggio all’arte italiana, alla sua storia e ai suoi preziosi “scrigni” e che offrono un contributo alla conoscenza dei musei italiani e uno stimolo alla loro visita.
Oltre a svolgere una funzione pratica e dimostrare una qualche relazione seppur lontana, velata o ironica al museo associato, ciascun progetto doveva essere pensato e realizzato in carta o cartone riciclati e contemplare il risparmio di risorse energetiche nell’eventuale produzione in serie. Eccone alcuni esempi, nell’attesa di vederli presto realizzati… e disponibili per l’acquisto!
Patella di Cut&Paste (Palermo), paralume composto dalla sovrapposizione di vari nastri di carta intagliata da montare grazie a normali ghiere per le lampadine presenti in commercio. Ne deriva un effetto di luce soffusa che filtra dalla particolare texture ricavata nella carta, ispirata ai motivi decorativi di origine Araba presenti nel Palazzo Abatellis di Palermo.
I Raccontastorie di Gumdesign (Viareggio), serie di quaderni sagomati a forma di crateri ed anfore, capaci di trasformarsi in piccoli oggetti tridimensionali da decorare con i propri ricordi, disegni e parole. L’immagine bidimensionale della copertina acquista la terza dimensione una volta aperto il quaderno.
MAXXI Fruit Bowl di Antonio Pio Saracino (Roma / New York), struttura concava utilizzabile come porta-frutta ottenuta grazie ad una serie di incastri di lamine in cartoncino riciclato che compongono al centro la scritta MAXXI. Il prototipo è stato realizzato da Essent’ial, azienda Italiana focalizzata su prodotti eco-sostenibili.
Sphinx di Nucleo + Andrea Sanna (Torino), sfinge domestica da realizzare tramite un gioco di incastri di sagome in cartone alveolare riciclato. Lo scheletro ottenuto potrà essere riempito di altri materiali (ad es. terra o cemento) oppure lasciato nella sua forma originaria. Pensato in più formati, risulta facilmente trasportabile quando è ancora smontato, ed è completamente ecocompatibile.
Carte di Brera di Donata Paruccini (Milano), mazzo di carte da poker con tutte le figure sostituite da citazioni di opere appartenenti alla pinacoteca. I protagonisti dei quadri diventano i personaggi classici delle carte, da portare con sé, sia in viaggio, che a casa e continuare a rivederli durante i giochi.
Post-It-aly di Paolo Ulian (Massa), basamento del David di Michelangelo realizzato con un blocco di Post-it che diventa anche una base su cui esporre le nostre piccole opere.